Da poco diffusa da Netflix la seconda stagione di Tredici: lo showrunner spiega il ruolo di Hannah Baker
Tredici 2 Hannah Baker – 13 Reasons Why, noto nel nostro paese come Tredici, è certamente una delle produzioni di maggior successo degli ultimi anni, oggetto di riflessioni, di denuncia, di dibattito, capace di accendere l’attenzione su temi forti e molto delicati al contempo, come il bullismo, la violenza domestica, lo stupro, il suicidio.
La serie, com’è noto, ricalca l’omonimo romanzo di Jay Asher: proprio dalla sua penna nasce il personaggio di Hannah Baker, poi interpretata dall’attrice australiana Katherine Langford, capace di riportarne efficacemente sullo schermo il dolore, lo smarrimento, le paure.
L’annuncio di Netflix sull’arrivo di una seconda stagione della serie ha certamente colto tutti di sorpresa.
Tredici è un viaggio catartico nel dolore e nella sofferenza di Hannah, ripercorso in queste tredici cassette da lei metodicamente registrate, si conclude con il suo suicidio, la scena più dolorosa e intensa, forte come un pugno allo stomaco, con l’inizio del processo, con la prospettiva di una nuova vita per Clay. Cosa raccontare di più? Quale poteva essere il senso di una nuova stagione, senza la sua protagonista?
Queste, e molte altre, le domande dei fan più scettici, che hanno trovato risposta con l’arrivo della seconda stagione su Netflix.