Dopo 20 anni, il regista di Titanic ha rivelato perché Rose non fa spazio a Jack sulla porta in cui lei è stesa dopo l’affondamento della nave. Ecco tutta la verità.
Tutti almeno una volta nella vita abbiamo il visto Titanic, il meraviglioso capolavoro di James Cameron. Indubbiamente è uno dei colossal che hanno fatto la storia del cinema. Sicuramente è stato, è, e sarà per sempre un must per gli appassionati. A oggi, è il terzo film con maggiore incasso della storia. Per di più detiene il record di più nomination agli Oscar, ben 14, di cui 11 vinte.
Ben nota è la trama del film, che ruota intorno all’incidente della nave da crociera da cui prende il nome il film. In seguito a una collisione con un iceberg, avvenuta nella notte tra il 14 ed il 15 aprile 1912, nel mezzo dell’Oceano Atlantico, il transatlantico affondò. L’incidente costò la vita a 1.518 dei 2.223 passeggeri imbarcati. Solo 705 furono i superstiti. Nella trasposizione cinematografica, la realtà è intrecciata alla fantasia. Questo grazie alla storia d’amore tra la bella Rose DeWitt Bukater, interpretata da Kate Winslet, e Jack Dawson, alias Leonardo DiCaprio. I due si incontrano a bordo della nave, e si innamorano perdutamente. Il loro amore, però, non è destinato a durare.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Dopo che la nave sprofonda, infatti, la ragazza riesce a trovare riparo su una porta di legno, mentre il ragazzo resta nell’acqua congelata. Pochi istanti dopo Jack muore assiderato e Rose viene portata in salvo. Per ben 20 anni ci siamo chiesti perché la ragazza non avesse fatto spazio anche all’amato, e adesso abbiamo la risposta, che arriva direttamente da James Cameron. Ecco le sue parole in merito alla scena di Titanic.
Le dichiarazioni di James Cameron
Durante un’intervista per Vanity Fair, il regista ha finalmente svelato la verità:
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale Instagram“La risposta è molto semplice. Perché c’è scritto a pagina 147 della sceneggiatura che Jack sarebbe morto. Molto semplice. Ovviamente era una scelta artistica, la porta era abbastanza grande da tenere lei, e non abbastanza grande da tenere anche lui. Penso che sia una situazione assurda, che stiamo avendo questa discussione 20 anni dopo. Ma ciò dimostra che il film è stato efficace nel rendere Jack così amato dal pubblico, al punto che agli spettatori ha fatto del male vederlo morire. Se fosse vissuto, la fine del film sarebbe stata priva di significato. Il film parla di morte e separazione. Doveva morire. Si chiama arte, le cose accadono per motivi artistici, non per ragioni legate alla fisica.”
Ha poi aggiunto:
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.“Sono stato in acqua con il pezzo di legno mettendoci persone sopra per circa due giorni. Questo per far si che potesse galleggiare e che supportasse una persona lasciando i bordi liberi. Il che significa che lei non era del tutto immersa nell’acqua, in modo che potesse sopravvivere altre tre ore, fino a quando la nave di salvataggio non fosse arrivata. Jack non sapeva che sarebbe stata salvata da una scialuppa di salvataggio un’ora più tardi; era morto comunque. E l’abbiamo calcolato molto, molto accuratamente, per far si che fosse esattamente quello che vedete nel film. Ho creduto in quel momento, e lo faccio ancora, che serviva questo per far sopravvivere una persona.”
Abbiamo così la risposta alla domanda che ci tormenta da 20 anni. Fateci sapere cosa ne pensate e se siete rimasti soddisfatti dalla verità.