This is us 2×15: Ciao Jack, questi siamo noi – Recensione

Se pensavate di aver pianto tutte le vostre lacrime con la 2×14, aspettate di vedere come se la cavano i Big Three e Rebecca in This is us 2×15

Non abbiamo fatto in tempo a buttare i fazzoletti che abbiamo usato per la 2×14 (che, per inciso ha commosso anche Milo Ventimiglia), che ecco in onda This is us 2×15, una puntata, se possibile ancora più triste della precedente.

L’abbiamo sempre detto: This is us è una serie che tocca corde speciali del nostro cuore e  risveglia ricordi di attimi di vita che pensavamo aver dimenticato, un po’ come le canzoni di Tiziano Ferro. Sono storie di vita quotidiana, un cui possono succedere cose belle e cose brutte.

Quante volte ci siamo ritrovati vestiti di nero a piangere per la morte di qualcuno di caro? Chi di noi non ha o non ha avuto un papà un po’ restio nei confronti dei nostri gusti musicali? Quante volte, attenta a non farsene accorgere, la nostra mamma si è fatta gigante per difenderci dal mondo?

This is us significa letteralmente ‘Questi siamo noi’. Siamo noi, con i nostri problemi, le nostre paranoie, le nostre corse sotto la pioggia. Un po’ malandati, che cerchiamo di rendere dolci limoni troppo aspri. Noi, che abbiamo avuto più volte il cuore spezzato, ma che non smettiamo mai, mai, mai di cantare con tutto il fiato che abbiamo una canzone che ci rende felici.

Questi sono Kate, Randall, Kevin, Rebecca, Jack. Ma sono anche io, e sei anche tu.

This is us significa ‘Questi siamo noi’ in ogni accezione del termine ed è questo l’unico effetto speciale di cui ha bisogno.

This is us 2×15: The car

L’episodio si intitola “La macchina”. La protagonista è la Jeep troppo costosa che Jack compra per la sua famiglia. Hanno bisogno di una macchina li protegga, perché i Pearson hanno bisogno di essere forti.

Prima di dire ogni altra cosa, un applauso alla colonna sonora e al montaggio di questa serie – ogni cosa sembra essere fatta apposta per commuovere. Un applauso anche ai giovani ragazzi Pearson che hanno fatto piangere anche i più scettici tra noi e a una straordinaria e magistrale Mandy Moore che, immobile e quasi assente, ci ha trasmesso tutto il suo dolore prima di reagire.

Quanto ha fatto piangere Rebecca che decide di farcela non per sé, ma per i suoi figli? Sente di aver perso tutto senza Jack e un po’ è stato così, come abbiamo già scritto in precedenza, ma decide di essere forte, per Jack, per i suoi figli. Gli promette che staranno bene e, come una leonessa, è determinata al suo scopo.

Il dottore è il Grillo Parlante e o il genio della lampada della situazione: arriva nei momenti più tragici, quando i personaggi proprio non ce la fanno ad andare avanti e dà loro la giusta motivazione. Un po’ deus ex machina, un po’ il nonno che tutti abbiamo o abbiamo avuto. Vince a mani basse il premio come personaggio preferito, dopo Jack Pearson che è davvero troppo, troppo, troppo perfetto per non amarlo.