This is us 2×14: Super Bowl Sunday – Recensione

This is us 2×14

Nel corso della serie, prima della 2×14, Randall ha già perso un padre. L’abbiamo visto, nella macchina, mentre percorreva passi della vita che aveva perso, immaginava cosa William avrebbe potuto dire o fare in determinate circostanze. Tenta, in qualche modo di ricordarlo facendo ciò che lui amava e indossando il suo cappello.
Randall era preparato alla morte di William, sapeva che sarebbe successo presto o tardi.

Il giorno del Super Bowl è il preferito di Jack, per questo Randall decide di celebrarlo a dovere.  È il suo modo di affrontare i traumi, ma il dolore, non importa quanto sia mascherato, viene sempre fuori in un modo o nell’altro.

È così che ci ritroviamo in una delle grandi verità di This is us: un lutto è sempre devastante, ma quando è improvviso è anche scioccante.

Il primo pensiero è che non è possibile, non è assolutamente possibile che una persona viva qualche ora prima, sia morta da un momento all’altro. Subito dopo, subentrano i ricordi. Sono flash che attraversano la routine, sono sorrisi, parole casuali, frammenti di esperienze. Randall ci dimostra che possono passare anni, ma quando una persona che è contata così tanto se ne va in così poco, l’incredulità rimane per sempre, così come i frammenti di ricordi.

Ce lo ha insegnato il Re Leone quando eravamo bambini: non bisogna vivere nel passato, ma dobbiamo vivere grazie ad esso e alle cose che abbiamo imparato. Jack sarà sempre ricordato come un uomo che è uscito da una casa in fiamme, con sottobraccio un cane e un album di fotografie classificato tra “le cose importanti”.