Ecco perché in The OC Marissa non ha avuto un funerale
Una delle morti più traumatiche dei teen drama è stata senza dubbio quella di Marissa in The OC, a cui non è nemmeno seguito un funerale.
Ufficialmente il giorno era il 18 maggio 2006, anche se in Italia quell’episodio, il finale della terza stagione, non è andato in onda fino al 26 luglio.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Milioni di telespettatori si erano radunati intorno ai loro televisori per vedere come The OC avrebbe concluso la sua terza annata.
Proprio quando sembrava che Marissa (Mischa Barton) potesse cominciare a vivere più serenamente, Volchok (Cam Gigandet) le taglia la strada causando un incidente in cui Ryan (Ben McKenzie) sopravvive, ma Marissa no.
Da quel momento, i fan, e persino il team creativo, hanno parlato molto di quella morte, da ultimo, in un nuovo libro dello scrittore Alan Sepinwall.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramIn Welcome to The O.C.: The Oral History, il creatore della serie Josh Schwartz e la produttrice esecutiva Stephanie Savage hanno approfondito un altro aspetto legato alla morte di Marissa: il funerale che non c’è mai stato.
I fan ricorderanno che la quarta stagione riprende con Summer (Rachel Bilson) alla Brown e Seth (Adam Brody) che si prepara per la Rhode Island School of Design.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.Ryan, invece, cerca di combattere con le sue emozioni. Quindi, perché The OC non è ricominciato con un funerale?
Sentivamo che sarebbe stato un dolore travolgente. In primo luogo, quale storia stai raccontando, se non che tutti sono così tristi e sconvolti da questo avvenimento? Ryan che va in Messico per Volchok non è qualcosa che avrebbe necessariamente pensato immediatamente dopo il funerale.
Schwartz ha poi continuato, come riporta anche EW, dicendo che:
In secondo luogo, sapevamo che avremmo avuto bisogno che i personaggi fossero in grado di integrare questa tragedia nelle loro vite e andare avanti. Serviva tempo e distanza per raggiungere questo, in soli tre episodi. Avevamo solo sedici episodi; non volevamo soffrire nella miseria, ma speravamo comunque di commemorare il personaggio in modo che fosse rispettoso nei suoi confronti e nei confronti del pubblico.
Ecco, dunque, per quale motivo gli sceneggiatori hanno scelto di far ripartire la storia con un piccolo salto temporale, senza riunire tutti al funerale di Marissa.
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