Stephen Amell ha spiegato nel dettaglio quanto dichiarato sullo sciopero
Le dichiarazioni che Stephen Amell ha rilasciato nel weekend in occasione della GalaxyCon circa lo sciopero degli attori hanno fatto il giro del web.
Immediatamente hanno scatenato diverse reazioni, la maggior parte delle quali contro l’attore di Arrow.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Anche due ex colleghi dell’Arrowverse si sono fatti avanti, esprimendo tutta la loro disapprovazione nei confronti di quanto rilasciato dal protagonista di Heels.
Dopo una serie di commenti anche poco carini comparsi sul web, la star ha deciso di chiarire maggiormente il proprio pensiero.
Così si è rivolto a tutti tramite il suo profilo Instagram, dove ha analizzato punto per punto le frasi chiave pronunciate alla convention, cercando di fornire maggior contesto.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramComprensibilmente, ci sono state molte reazioni ai commenti che ho fatto durante il fine settimana riguardo al nostro sciopero. Per evitare malintesi riguardo ai miei pensieri e intenzioni, sto fornendo ciò che ho effettivamente detto e chiarimenti/contestualizzazioni per assicurarmi che i miei sentimenti non siano interpretati in modo involontariamente sbagliato. Sappiamo tutti che i titoli possono essere presi fuori contesto e ho troppo rispetto per i miei colleghi membri di SAG-AFTRA per non chiarire la situazione.
Ha esordito Stephen Amell, introducendo quanto sarebbe andato a fare. A quel punto, ha preso in esame una prima frase, risultata chiara anche dai video circolati in rete:
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1. “Sostengo il mio sindacato, lo faccio, e sto dalla loro parte.”
Questo non ha bisogno di ulteriori chiarimenti: Il mio sostegno è incondizionato e sto dalla loro parte.
L’attore ha poi proceduto alla stessa maniera con il resto delle sue parole:
Ciò che ho effettivamente detto:
2. “Non sostengo gli scioperi, non lo faccio.”
Cosa significa in un contesto completo: capisco fondamentalmente perché siamo qui. L’uso improvvisato della parola “sostengo” è chiaramente in contraddizione con i miei veri sentimenti e la mia affermazione enfatica che sto dalla parte del mio sindacato. Ovviamente non mi piacciono gli scioperi. A nessuno piacciono. Ma dobbiamo fare ciò che dobbiamo fare.Ciò che ho detto:
3. “Penso che sia una strategia di negoziazione riduttiva e trovo l’intera cosa estremamente frustrante.”
In contesto completo: sono un attore e stavo parlando estemporaneamente per oltre un’ora. Esprimo le emozioni, ma sicuramente non penso che queste questioni siano semplici. La nostra leadership ha un lavoro estremamente complicato e sono grato per tutto ciò che fanno. Nonostante alcuni dei miei primi lavori d’attore terribili, vi assicuro che non sono un robot. Da un punto di vista intellettuale, capisco perché scioperiamo, ma ciò non significa che non sia emotivamente frustrante a vari livelli per tutte le persone coinvolte.
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Stephen Amell ha continuato a chiarire il proprio pensiero sullo sciopero nei commenti, analizzando un quarto ed ultimo punto, effettivamente risultato fumoso:
Ciò che ho detto:
4. “Penso che pensare a programmi televisivi come lo show a cui partecipo e che è andato in onda ieri sera sia miope.”Ciò che intendevo:
Nulla riguardo allo sciopero è divertente, ma se posso autocriticarmi per un attimo, non ho idea di cosa stessi cercando di dire qui e chi dice ‘Penso che pensare…’? Forse è stato un ringraziamento poco articolato al nostro team e cast, che significano il mondo per me. Sono semplicemente triste che non abbiamo avuto l’opportunità di celebrare uno show per il quale tutti noi, figurativamente parlando, e io letteralmente, ci siamo dati da fare fino a spezzarci la schiena.Come ho detto fin dall’inizio, voglio assicurarmi che i miei pensieri e le mie intenzioni non siano fraintesi. Questa situazione mi ricorda il proverbio, “La strada per l’inferno è lastricata di buone intenzioni”, che apparentemente, dopo aver letto alcuni commenti, è un posto che molti di voi vorrebbero che io visitassi. Tuttavia, almeno nel futuro prossimo, scelgo di stare dalla parte del mio sindacato. Quando mi vedrete in un picchetto, per favore non lanciatemi della frutta dura. – Stephen
Amell ha così concluso il suo pensiero. Nonostante il tentato chiarimento, in molti sono rimasti fermi al fatto che l’attore abbia criticato lo sciopero, come una modalità inadeguata per raggiungere gli obiettivi prefissati.
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