Ci sono molti motivi per cui si può adorare un personaggio e ritenerlo impareggiabile. Quest’oggi, mentre la lezione di statistica avanzava in modo monotono, ho capito che non poteva trascorrere un minuto di più senza che parlassimo un po’ di Seth Cohen. Dunque, via.
Seth Cohen sdogana il mito del bad boy e caramella il nostro cuore cinico con la sua dolcezza. In lui non c’è nulla di preparato, di convenzionale né di ordinato, perché ciò che questo personaggio propone è la lotta tra sentimenti ed imbarazzo. Lo scontro costante contro la realtà circostante e la ricerca di un coraggio tutto da inventare. Non senza intoppi, certo…
Seth Cohen era nerd prima che essere nerd diventasse convenzionale.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Lo era nella sua goffaggine, nel suo sentirsi fuori posto come a noi tutti può accadere. Contro una società fatta di apparenza e in una gerarchia scolastica fondata sulla popolarità, Seth sfodera il suo sarcasmo pungente, la sua autoironia e… il suo compagno Capitan Avena.
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Seth non sembra un ribelle a colpo d’occhio, ma in realtà lo è. Il suo aspetto è semplice e il ragazzo cerca sempre di tenere un profilo basso. Ma la sua rivoluzione è nei sentimenti, nelle dichiarazioni, nell’affatto verso la famiglia e nella difesa di se stesso e di ciò che ama. La sua vera lotta è contro la perdita dell’identità e contro l’omologazione, contro l’ermeticità dei sentimenti e l’arrendevolezza nei rapporti.
Orange County offre tradimenti e superficialità. Seth Cohen risponde con lealtà e introspezione.
Lo fa prendendo a calci la scorza degli altri e disintegrando i nostri tentativi di non piangere per colpa sua. Lo fa guardando oltre ciò che sembra. Lo fa salendo sui tavoli,
inventando feste che uniscano lasciando da parte le differenze,
emulando Spider Man,
e aprendo il suo mondo senza alcuna riserva. Lo fa consapevole di poter soffrire, ma, come direbbero i The Lumineers “It’s better to feel pain, than nothing at all. The opposite of love’s indifference”.
Seth Cohen è un personaggio nitido e completo. Posto il fatto che una buona fetta di pubblico potrebbe amarlo anche solo per il suo aspetto, Seth non è affatto un fantoccio decorativo. Ha le sue passioni, i suoi difetti e le sue peculiarità che lo rendono distinguibile. E’ netto ma pronto a migliorare.
In prima istanza, la sua reazione alle problematiche può essere di rigetto. Seth tende a minimizzare, a scrollare le spalle e a fare una battuta.
Ma il suo mascherarsi è sempre seguito da forti impatti emotivi e dal rimboccarsi le maniche.
Tutte queste caratteristiche meglio si esplicano nel rapporto con Summer, fatto di continue dimostrazioni,
di dolcezza imbranata,
di amore solido ed intramontabile.
Lo stesso accade con Ryan, controparte antitetica ma al tempo stesso inspiegabilmente affine all’indole di Seth. Ryan è ciò di cui Cohen aveva bisogno
e ciò di cui scoprirà di non poter fare più a meno: un fratello.
Perché anche quando si può pensare che il suo essere particolare lo renda imperturbabile rispetto al comportamento altrui, è invece chiaro che Seth Cohen, oltre ad essere un grande fidanzato, un grande amico e un grande fratello, è anche… un grande cucciolo.
E sfido chiunque a non volersene prendere cura.