Sciopero attori: i negoziati saranno rimandati al 2024?
Gli studios di Hollywood concederanno un’altra settimana alle negoziazioni con SAG-AFTRA prima chiudere ogni trattative per il resto dell’anno. Secondo The Wrap, se non si troverà un accordo nei prossimi giorni, il tutto slitterà a gennaio 2024, lasciando gli attori nel pieno dello sciopero.
Pare proprio che gli studios siano convinti che se non riusciranno a raggiungere un accordo entro la prossima settimana con il sindacato, in sciopero dal 14 luglio, nessuna nuova produzione potrà iniziare prima del 2024.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Se così fosse, la stagione televisiva autunnale sarà persa e i nuovi film non potranno uscire fino alla prossima estate. In questo scenario, l’inizio di novembre sarebbe la data finale per salvare qualsiasi opzione di mettere in produzione set TV o cinematografici.
Il giorno limite sarà quello del Ringraziamento, scadenza dopo la quale è improbabile che qualsiasi progetto entri in produzione. Se non si troverà un accordo con gli attori sarà quindi tutto rimandato al nuovo anno.
Chiaramente questa situazione sta incrementando la posta in gioco per gli attori, che si vedrebbero costretti a prolungare per altri mesi il loro sciopero, se non si troverà un punto di incontro nelle trattative.
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Gli amministratori delegati di quattro dei principali conglomerati dell’intrattenimento – Bob Iger della Disney, Ted Sarandos di Netflix, David Zaslav della Warner Bros. Discovery e Donna Langley della NBCUniversal – si incontreranno di nuovo oggi con il presidente della SAG-AFTRA Fran Drescher e il capo negoziatore Duncan Crabtree-Ireland e i loro team legali nel tentativo di raggiungere un accordo.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.I negoziati sono ripresi questa settimana dopo che SAG-AFTRA non ha considerato nessuna delle proposte mosse dagli Studios. Come sempre le richieste degli attori sono basate sui residui dei contenuti in streaming, sul salario minimo e sulla tutela contro l’AI.
Vedremo come si evolve questa complicata situazione.
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