Mancano pochi giorni al debutto di American Crime Story 2, e Ryan Murphy risponde a Donatella Versace difendendo la sua serie
Ryan Murphy risponde alle affermazioni della famiglia Versace sulla sua nuova serie. La seconda stagione di American Crime Story, The Assassination of Gianni Versace, debutterà settimana prossima, ma già non mancano le polemiche. Solo due giorni fa, infatti, Donatella Versace si è espressa circa l’ufficialità dello show di FX. Murphy, tra gli autori della serie, ci tiene a precisare che “non si tratta di un’opera di finzione“, com’è stato invece asserito nella conferenza stampa di casa Versace.
Edgar Ramirez e Penelope Cruz in The Assassination of Gianni Versace: American Crime Story Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Ecco cos’ha rivelato a Entertainment Weekly: “The People vs. O.J. Simpson: American Crime Story era basata su un libro non di finzione, quello di Jeffrey Toobin. Allo stesso modo, questa seconda stagione si basa sul libro non di finzione di Maureen Orth. Libro che è stato discusso e esaminato per quasi vent’anni. L’autrice lavorava per Vanity Fair. Si tratta di una giornalista impeccabile, e noi ci siamo attenuti al suo racconto e resoconto. Il nostro show si basa sul suo libro, quindi non è un’opera di finzione. E’, piuttosto, un’opera di non-finzione, con i necessari elementi di un docudrama. Ma senza essere un vero e proprio documentario“.