Nell’ultimo episodio di Riverdale, tra intrighi e colpi di scena, Veronica si prepara a celebrare un traguardo importante della sua vita religiosa.
Cari amici, ben tornati al nostro consueto appuntamento con la recensione di Riverdale.
Questa settimana, la fiera del no-sense che tanto amiamo ci fa tornare tra i banchi di scuola, precisamente durante l’ora di Religione.
A Riverdale, infatti, la santarellina Veronica Lodge si prepara a compiere un passo molto importante nella sua vita di cattolica praticante (?) e tutta la sua famiglia è pronta a celebrarla.
Lo so, non c’è bisogno di aggiungere altro, fa già ridere così. Pronti per la recensione? Via!
L’episodio comincia…
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Con la solita voce narrante di Jughead che ci mostra come, dopo gli ultimi eventi, Archie è ufficialmente diventato la puttanella di Hiram Lodge.
Puttanella in tutti i sensi.
Il ragazzo passa le giornate a correre da una parte all’altra per soddisfare ogni bisogno del suo padrone, ricevendo anche un paio di sberle se si comporta male.
Come avevo previsto, Stupid-Archie si è fatto completamente risucchiare da questa storia, dimenticandosi che sta collaborando con l’FBI per fare arrestare Hiram.
D’altronde, solo ieri Archie era convinto che il padre della sua ragazza era un criminale. Ma sono passate 24 ore, sai quante idee ha cambiato questo pezzo di genio?
Di tutta questa situazione, l’unica persona a soffrirne davvero è il povero Jughead.
Nota a margine: ma che fine ha fatto l’amicizia tra questi due?
Era una delle storyline più belle nella prima stagione, ma adesso sembra che Jug e Archie non si rivolgono nemmeno la parola. Com’è possibile?
Una delle tante cose di questa seconda stagione che mi fa storcere il naso.