La vera atrocità dietro la storia del Pickens Day.
Poiché a Riverdale niente è ciò che sembra, scopriamo fin da subito che anche il Pickens Day, non è proprio una festa nata per celebrare un evento bellissimo.
A fare questa atroce scoperta è il nostro Jughead, grazie all’aiuto di Tony La Topa e suo nonno.
L’anziano signore racconta a Jug di come, tantissimi anni prima, la zona di Riverdale era abitata dal popolo degli Uktena, antenati delle moderne Vipere.
Tuttavia, per avviare la fondazione della città, il colonello Barnabas B. Blossom assunse il generale Pickens per rubare la terra agli Uktena e sterminarli.
Ogni anno, quindi, si festeggiano le gesta di un finto eroe, che in realtà è solo un assassino.
Il giovane Jones, che ormai pensa solo alle Vipere Vipere Vipere Vipere Vipere, e il suo unico obiettivo è far prevalere il Southside Southside Southside, non perde occasione per scrivere un articolo e smascherare la farsa.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Jug, Tony la Topa, Pisellino e le altre Vipere organizzano una protesta pacifica proprio durante la festa del Pickens Day, ma l’abilità di Hiram rende vano ogni loro sforzo.
La protesta viene velocemente sedata e la delusione rompe il già flebile equilibrio tra il Lato Nord e il Lato Sud di Riverdale.
Il giorno dopo la celebrazione, infatti, la statua del generale Pickens presente al centro della città, viene trovata senza testa.
Questo è il segno che la guerra civile sta per arrivare a Riverdale.
La storyline degli Uktena, di Pickens e lo sterminio è stata affascinante per un po’, ma è finita subito in caciara.
Immagino che se la tradizione di un popolo viene messa fortemente indiscussione, come minimo qualcuno se ne deve accorgere. Invece, a Riverdale, oltre Jug e Cheryl non se n’è accorto nessuno. Bene così.
Gli Uktena mi hanno troppo ricordato la leggenda dei Quilete. Riverdale goes Twilight. Entro la fine della stagione, spero di non trovarmi Jughead licantropo.