I diritti di Station 19
Station 19 è stato cancellato, ma secondo noi si merita un’altra possibilità: ecco perché lo spin off di Grey’s Anatomy dovrebbe essere salvato.
Quando decidiamo di dare una possibilità ad una serie TV che attira la nostra attenzione, cominciamo la visione con una speranza ben precisa: che ci piaccia, ci travolga e ci faccia staccare la spina dalla realtà.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Nel momento in cui questo accade, nasce in noi un timore: e se poi la cancellano? Purtroppo questo è un destino da mettere in conto, soprattutto negli ultimi anni.
Ci sono titoli che non arrivano ad una seconda stagione, show che durano dieci anni o più (al giorno d’oggi una rarità) e poi ci sono quelli come Station 19: con circa 100 episodi – successo niente male -, che avrebbero ancora molto da dare, ma viene tolta loro la possibilità di andare avanti.
Lo spin off di Grey’s Anatomy incentrato sugli indomiti vigili del fuoco di Seattle si fermerà con la settima stagione.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramRiprendendo il primo voice over di Andy Herrera, ABC l’ha fatto scendere dalla pertica all’improvviso e vi è rimasto aggrappato a metà, bloccato. Ed invece avrebbe potuto procedere nella sua discesa, fluida e costante.
Chi si è affezionato a questa serie, intrisa dei valori della famiglia, dell’inclusione, della lealtà e del coraggio, sa bene quanto è stata in grado di ispirare le persone per anni.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.La serie ha trovato col tempo un seguito devoto grazie alla sua miscela avvincente di situazioni di emergenza e storie di vita, ma la sua chiusura ha lasciato molti spettatori delusi.
Station 19 ha dimostrato di avere un cast eccezionale: con interpretazioni coinvolgenti e chimica sullo schermo, i personaggi hanno saputo conquistare il pubblico.
La serie ha sempre affrontato le storie personali e professionali dei vigili del fuoco con empatia e realismo, creando un legame speciale con gli spettatori che hanno fatto il tifo per i loro eroi in divisa.
In sei stagioni hanno preso il centro della scena numerosissimi temi attuali, che c’è ancora bisogno di trattare.
Facciamo riferimento, per esempio, all’abuso psicologico, alla salute mentale, all’aborto, alle dipendenze, alle discriminazioni, alla rappresentazione delle minoranze, alla difficoltà di essere donna in un mondo di uomini.
E questi sono solamente alcuni degli argomenti salienti a cui Station 19 ha dato luce, affrontandoli sempre in maniera non scontata o approssimativa.
Lo show, inoltre, è riuscito a trasformare situazioni di emergenza in narrazioni toccanti che hanno ispirato la riflessione sulla vita quotidiana.
È anche per questo che la serie TV sui vigili del fuoco di Seattle merita un destino diverso. Merita altro tempo. Merita di essere salvata.
Ma anche senza scomodare tematiche così importanti, come quelle citate, pensiamo ai protagonisti e alla strada che hanno fatto dalla prima stagione.
Quante cose hanno imparato, quanto sono cresciuti e maturati, trasmettendo al pubblico gli insegnamenti che la vita ha dato loro, in condizioni anche estreme.
Tutti, nessuno escluso, hanno avuto una propria evoluzione. Dopo i numerosi passi in avanti fatti, è impensabile essere privati del giusto tempo per dare a ciascuno di loro una degna conclusione.
I fan questo lo sanno bene, come già vi abbiamo raccontato. Ci sfugge come chi di dovere non sia riuscito a rendersene conto.
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