Torna Once Upon A Time con la seconda parte della sesta stagione. E torna anche la nostra recensione. Il tema? Possiamo essere padroni del nostro destino.
OGGI È TORNATO ONCE UPON A TIME!!!! E TORNO CARICHISSIMA (non è vero) CON LE RECENSIONI!!!
Mi è mancato molto farle e molto probabilmente sono un po’ arrugginita, quindi perdonatemi già da ora se vi farò addormentare o annoiare.
La puntata mi è piaciuta molto. L’ho trovata piena di significato e con un forte messaggio, ma allo stesso tempo ha avuto momenti di leggerezza e umorismo, proprio com’è il caro Once Upon A Time.
L’avventura nel mondo dei desideri è stata molto simpatica in vari momenti e anche con una grande morale.
Voglio parlare prima di tutto di Emma. Ci hanno subito mostrato che questa seconda metà di stagione sembra riguardare la sua parte finale del percorso che ha intrapreso. Sin da subito era stato detto che Emma rappresentava la favola del “Brutto anatroccolo” e adesso è veramente chiaro.
Lei è partita come appunto un anatroccolo, solo, abbandonato, che nessuno voleva e ha intrapreso la sua strada. Ha avuto tantissimi dolori, tante persone perse, ritrovare, da cui è stata abbandonata e che alla fine ha perdonata. Questo l’ha resa una guerriera, ma la sua corazza non è stata la fine, era solo a metà strada. La sua fine è quello di diventare un cigno e affrontare la vita come un cigno. E adesso lo è.
Bellissima la scena iniziale con il ragazzo che praticamente la salva dalla strada e si scopre essere August. Nonostante tutto e il male fatto, ha sempre cercato di proteggerla e in verità non l’ha mai abbandonata.
Ho amato tantissimo le loro scene insieme nel mondo alternativo. È come se Emma avesse ricambiato il favore. Dopo che lui le aveva dato coraggio e forza da piccola, adesso toccava a lei fare lo stesso con lui.
Li adoro insieme, c’è questa sorta di amicizia e fratellanza meravigliosa che fa davvero sciogliere.
Scoprire com’è nato il cognome di Emma mi ha fatto davvero sciogliere!