Madre, padre e figli
Ho amato particolarmente il parallelismo che si è osservato nel terzo episodio. Da un lato infatti abbiamo Aiden e Paul che provano a riscoprire il loro rapporto padre-figlio. Dall’altra invece abbiamo Wes e Ida che scoprono un rapporto madre-figlio da capo.
Life Sentence
Entrambi infatti sono rapporti familiari che non erano mai esistiti, o che non si erano mai sviluppati abbastanza. Nel primo caso, infatti, Paul era talmente impegnato a prendersi cura della figlia malata, da dimenticare – inintenzionalmente – gli altri figli. E questo ha risentito ovviamente su Aiden, che sebbene sembri tanto forte e fannullone per scelta, in realtà è infinitamente sensibile e fragile, ed ha risentito notevolmente dell’assenza di una vera figura paterna su cui contare.
Trovo che Aiden sia un personaggio particolarmente interessante e non per nulla banale. Motivo per cui spero che gli dedicheranno una buona puntata, per approfondirlo meglio e comprendere appieno la sua psicologia.
Nel secondo caso, invece, abbiamo Wes. Non ci viene spiegato nei minimi dettagli qual era il suo rapporto con la madre, ma capiamo a grandi linee che la donna che l’ha partorito non era poi così perfetta. Ecco perché trova in Ida la mamma che avrebbe sempre voluto avere, e i due finiscono col darsi sostegno reciproco.
Ida è una donna distrutta dall’aver combattuto aspramente per la malattia della figlia. Come capiamo dalla storia tra Stella e Sadie, non è solo chi è malato a soffrire: la malattia la si può vivere in più d’uno. Chi affronta la malattia in prima persona osserva se stesso disintegrarsi e i propri cari addolorarsi. Chi invece si trova dall’altra parte, si ritroverà presto a dover fare i conti con le cicatrici e con i dolorosi ricordi dell’aver assistito, con impotenza, alle sofferenze di un proprio caro. Amo come queste cose vengano raccontate e mostrate in questa serie tv, e spero voi siate dello stesso parere.
In conclusione, vi dico che stiamo assistendo ad un piccolo gioiellino: Life Sentence è una serie tv dolce, commovente e anche molto leggera da seguire, con un pizzico di commedy che non fa mai male. Vi lascio allora con la bellissima frase che Lizzy dice a Stella: “penso che se la mattina ti svegli e ti dici che ne vale la pena, quella è la felicità”.
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Vi bacio tutti, e ci risentiamo con la prossima recensione di Life Sentence!