Life Sentence 1X01, non una normale serie tv sul cancro
Vi ricordate quel periodo in cui una storia d’amore drammatica non era una storia d’amore drammatica se uno dei due coprotagonisti non moriva di cancro? Ecco.
Certo, una malattia terminale fa provare tanta angoscia, tanta tristezza, tanto dolore in chi si ritrova a leggerla o a vederla su uno schermo. Ma ad un certo punto si è diffusa la terribile sensazione che la malattia e i problemi ad essi collegati iniziassero ad essere banalizzati. E questo, ovviamente, non va bene.
Quindi rimasi delusa quando si scoprì che Life Sentence avrebbe parlato proprio di questo: una ragazza con un tumore da affrontare, ed una storia d’amore un po’ problematica.
E invece così non è stato.
Life Sentence vuole mostrare un lato di quelle storie d’amore drammatiche che non sempre viene mostrato, o che non sempre è stato mostrato. Ovvero cosa accade se una persona si ritrova a dover vivere tutta la propria vita nel minor tempo possibile a causa di una malattia terminale, e poi viene a sapere di esser guarita. Dietro di sé una vita già vissuta, e davanti a sé un futuro vuoto e pieno di domande a cui non si può rispondere.
Così è per Stella. Nei primi minuti dell’episodio Stella e Wes (interpretato da un bellissimo inglesissimo manzissimo Elliot Knight) sono in una pasticceria per comperare una torta di funerale. Ci viene raccontata quindi tutta la storia della malattia di Stella, e iniziamo a provare dispiacere per la protagonista. Ma non facciamo in tempo a catabolizzare la tristezza e quel desiderio di voler comprendere le emozioni della ragazza, che ci viene sbattuto in faccia che lei è guarita.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramÈ una cosa che non ci aspettiamo, ovviamente. Così rimaniamo più o meno interdetti come la stessa Stella, che non esplode di felicità nell’esatto secondo in cui realizza che la sua malattia è curata.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.Lucy Hale è M A G N I F I C A in questo pilot. Spero l’abbiate pensato anche voi. Il personaggio che interpreta non è così banale come può sembrare. È una ragazza che per otto anni è stata abituata a ricevere affetto, amore, bontà gratuitamente. Per un tempo piuttosto lungo non le è servito supplicare o lavorare o guadagnarsi un certo obiettivo.
Dagli sport estremi, al viaggio a Parigi dopo la fine della chemio, per arrivare al proprio matrimonio, la sua famiglia ha sempre accondisceso a qualunque suo desiderio.
E come biasimarla, d’altronde. Se viene diagnosticata una malattia terminale ad una figlia, si fa quel che si può per farle vivere a pieno ogni momento della vita che le rimane. Quindi non si bada a soldi, a litigi familiari, si finge che, per il bene della propria bambina, tutto vada alla grande.
Ma così non è.
E Stella si ritrova tra le mani una famiglia che cade a pezzi, piena di problemi e segreti che le sono stati nascosti in nome del suo bene. Il coraggio di prendere autonomamente le redini della propria vita, dopo anni in cui queste sono state tenute strette da una malattia, non è così facile da trovare.