Intervista a Benji Mascolo, in occasione dell’uscita di Ben: Respira
Prime Video, il 12 novembre, accoglie nel suo catalogo Ben: Respira, un documentario sulla vita di Benjamin Mascolo, del duo Benji e Fede. Dietro una vita vissuta con il turbo, Ben ha dovuto fare i conti con una rarissima malattia, l’Istiocitosi X, che ha compromesso la sua capacità polmonare, portandolo fino in terapia intensiva quando era più giovane. Questa patologia avrebbe dovuto far rallentare Ben in molti aspetti della sua vita, ma la sua ambizione non si è mai fermata, e così ha deciso di correre una maratona. Proprio di questo parla Ben: Respira.
Noi di Daninseries abbiamo avuto l’opportunità di intervistare Benjamin Mascolo, o meglio B3N, che ci ha raccontato del percorso che lo ha portato a realizzare questo documentario. Tra alti e bassi il viaggio verso la maratona è stato complicato, ma pieno di soddisfazioni. Questa storia è anche una dedica d’amore a Bella Thorne, la sua futura moglie, che è riuscita a vedere in lui un potenziale che Ben non credeva di avere. Ecco la nostra intervista.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Com’è stato vedere il documentario una volta finito? Dopotutto, non ti saresti mai potuto immaginare che nella tua vita un giorno qualcuno ti avrebbe proposto di realizzare un film proprio su di te!
Il documentario lo ho visto in diverse versioni, dopo vari fasi creative, ma da subito, da quando ho conosciuto il regista mi sono fidato, ciecamente. Non gli ho mai fatto un appunto, non gli ho mai detto ‘questa cosa non mi piace’, gli ho detto ‘fai come ti pare perché questo è il tuo film’. E quando ho visto il prodotto finito ero molto orgoglioso perché per me questo documentario non è sulla mia carriera. Non sono ancora a questo punto, perché ho ancora tanto da fare e da raggiungere.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramPer me questo documentario significa andare oltre il personaggio di Ben, Benjamin e mandare un messaggio: ‘Sto combattendo la mia battaglia e forse ce la sto facendo e sto vincendo contro me stesso’.
Spero che questo spinga altri a combattere la loro battaglia personale, che può essere molto diversa dalla mia. Ognuno di noi ha dei demoni nella vita che deve affrontare e che a un certo punto emergono e forse il film può dare coraggio a certe persone di affrontarli. Non è su di me, ma usa me come veicolo per fare arrivare un messaggio.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.Io a Gianluigi ho detto: ‘Tu mi dici cosa devo fare. Guarda, io la mattina mi sveglio, corro, faccio musica e questo è. Faccio arte. Io faccio queste quattro cose. Gira quello che vuoi, queste sono le chiavi di casa mia e della mia ragazza, tu decidi cosa fare. E alla fine secondo me il messaggio arriva ed è molto bello. Sono orgoglioso di quello che è venuto fuori”.
Come artista la musica per te è molto importante, quindi vorrei sapere se c’è un artista, una canzone, un album che ti ha accompagnato durante il tuo percorso verso la fatidica maratona. Se dovessi fare una playlist di questo tuo viaggio, cosa inseriresti?
“Non c’è un brano o un artista specifico, nemmeno un genere, perché quando corri per due ore al giorno inizi a odiare la musica che stai ascoltando, perché non ce la fai più. A parte gli scherzi ho ascoltato tutto, soprattutto rock, e ho avuto una fase techno, perché non volevo sentire parole ma solo musica ritmata.
Però c’è stata una canzone in particolare che mi sono sparato un giorno che ho corso due ore, ascoltando solo quella per 21km. Era Let Me Entertain You di Robbie Williams. Fa ridere, ma non so perché quel giorno quella canzone mi stava dando una certa energia. Anche quella si può definire pop rock, dai ha uno spirito rock.
Una cosa di cui mi sono reso conto, quando ho corso la maratona, è che i primi 35km li ho corsi ascoltando musica, e poi dal trentacinquesimo sono andato a schiantarmi contro questa cosa chiamata The Wall. Per chi corre è una cosa conosciuta. Si tratta di una roba leggendaria per chi corre lunghe distanze, che io ho vissuto durante la maratona, perché era la prima volta che correvo così tanto.
The Wall è quel momento in cui dopo un certo chilometro, c’è qualcosa che ti blocca, dal 35 al 40 pensavo di non farcela. E a quel punto ho tolto le cuffie e non ho ascoltato musica. Per me era arrivato il momento di concentrarmi sul mio respiro e su ciò che avevo intorno. E di correre senza alcun ausilio musicale e quello mi ha aiutato a concentrami. Il momento della verità è stato rimanere solo me con me stesso”.
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Ben: Respira: un viaggio tra paura e consapevolezza
In Ben: Respira c’è di tutto, dalla paura di fallire, che è poi stata la miccia che ha acceso il desiderio in Benji di correre la maratona, al sacrificio del piacere per la felicità. Benji racconta di essere riuscito a superare i suoi limiti, allenamento dopo allenamento, adottando uno stile di vita sano, eliminando alcool e cibo spazzatura, e imparando ad ascoltarsi. Così facendo si è riappropriato del suo corpo dimostrando ancora una volta che volere è potere.
Da quando ha conosciuto Bella Thorne è cambiato perché lei lo ha da subito amato per quello che è, con tutti i suoi lati negativi e le sue sfumature che lo rendono unico e speciale. La vita ad Hollywood è certamente estrema ed è facile essere risucchiati in una spirale, ha ammesso l’artista. Qui una scelta sbagliata ti può fare schiantare, ma grazie a Bella, che vive a LA da quando era piccola e sa muoversi alla perfezione in questo mondo, Ben non ha corso pericoli.
Ora le priorità di Benji sono cambiate, se prima al numero uno c’era solo il lavoro, adesso ci sono lei e il progetto di vita che hanno insieme. Presto i due si sposeranno, e Benji rivela di voler diventare un buon marito, un buon padre e avere una famiglia.
Secondo Benji la determinazione è il vero talento, perché è il lavoro quotidiano a fare la differenza e questo vale in tutto dallo sport, alla musica all’imprenditoria. Per confermarlo, ci ricorda di lui e Fede, quando sono stati scartati a Sanremo Giovani, a X Factor e Amici, senza mai scoraggiarsi. Assieme hanno iniziato a lavorare sempre di più, e alla fine sono riusciti ad arrivare all’Arena di Verona.
Proprio questo concerto all’Arena di Verona è stata la chiusura di un percorso. Anche se Fede è un fratello per lui, e lo sarà sempre, ognuno doveva prendere le nostre strade. “Dovevo mettermi a correre da solo…”
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