KEATING 5 – THE BOYS
- ASHER: non pervenuto. No dai, non è vero. Devo dirvi la verità, il personaggio di Asher, che non ho mai amato particolarmente, si sta rivelando inutile a livelli Prezzemolina (che per chi non sia un fedele delle mie recensioni è il nome con cui chiamavo quella tipa riccia che si faceva Nate e che ora probabilmente vende patatine davanti all‘ABC Family). Bonnie sembra fuori dai suoi schemi perché Delfino Curioso l’ha adocchiata, Michaela è impegnata a cercare Pratt Senior piuttosto che Millstone Junior e la modella che gli ha risposto è sua sorella: non si era mai vista, era solo stata nominata nella prima stagione, speriamo di vederne delle belle altrimenti la presenza di Asher non trova ancora un senso.
- OLIVER.
Oliver è cambiato, nel tempo libero ovvero tutto il tempo che ha dato che ha deciso di non presentarsi più al lavoro cucina biscotti alla marijuana e da strafatto prende decisioni azzardate tipo imbastire threesome con Connor e sconosciuti incontrati su Tinder. Sono abbastanza combattuto su questa faccenda, un po’ perché era già complicato scendere a patti con me stesso e tollerare che Jack Falahee si fingesse fidanzato con un ragazzo che non fossi io in una serie tv mentre nella vita reale sta con una ragazza che non è Michaela Pratt, figuriamoci dover accettare menage à trois con DUE ragazzi tra i quali non ci sono io. Oliver, per cortesia, fai il bravo. - CONNOR.
L’episodio 3 è stato cruciale per la figura di Connor, non solo per il flash forward, ma perché l’ha passato a seminare il panico in giro per il Maryland: Teagan è dovuta correre a recuperarlo perché nei suoi tentativi di concedere l’asilo al suo cliente e alla madre stava per tenerli confinati alla frontiera per il resto della loro vita. Abbastanza mood.
KEATING 5 – THE GIRLS
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Quando Pete Nowalk all’inizio c’ha detto che sarebbe stata la stagione di Michaela non mentiva. La Pratt sta incentrando la sua vita e le nostre puntate sulla ricerca del padre biologico, ricerca che con piacevole sorpresa è ricca di colpi di scena e non risulta per niente piatta o monotona. Inizialmente sembrava che il padre fosse morto ma nell’episodio 3 Michaela viene a sapere che il padre non è l’imputato ucciso in carcere ma l’avvocato che lo difendeva, nonché uomo di successo che tiene conferenze in quel di New York: inutile dire che nella 4 ci troviamo sotto la Statua della Libertà. La svolta maggiore non è l’utilizzo di Viagra del padre di Michaela (ve lo dico, sulla mia pagina di screen di HTGAWM su instagram troverete le espressioni di Aja Naomi King in quel momento, l’ho amata) ma il fatto che Solomon ha riconosciuto Michaela prima ancora che si presentasse. Trovo Aja un’attrice pazzesca e lo dimostra soprattutto nelle scene in cui è disperata: la sua fuga dalla camera d’albergo mi ha spezzato il cuore. - LAUREL.
Laurel continua la sua vita da latitante liberando quindi noi dalla presenza dei suoi spoiler MA non per questo ci crea meno problemi. L’ultimo episodio si chiude con Frank restituito a Bonnie pestato a morte dagli scagnozzi dei Castillo: nella ricerca di Laurel è incappato in Xavier. Sinceramente non so se tutto questo sia stato organizzato da Laurel, se la ragazza inquadrata dalle telecamere della banca sia effettivamente lei e ci sia un collegamento tra lei e Teagan (Bonnie che nel giro di due secondi mette a rischio anche il suo nuovo lavoro rubandole carte mi affascina), quel che so è che non vedo l’ora torni sui nostri schermi per avere un po’ di chiarezza.