How to get away with murder 4×15 – La quarta stagione di How to get away with murder è finita, ecco a voi la recensione del finale!
HOW TO GET AWAY WITH MURDER 4×15 – Annalise, tesoro, non funziona proprio così.
Ogni serie tv ha i suoi highlights: in Desperate Housewives c’erano le partite a poker, in Grey’s Anatomy Cristina e Meredith si mettevano a ballare con regolarità, per Scandal Olivia ha una scorta di vino rosso in fresca con tanti pop corn pronti. Ciò che ricorre in HTGAWM e che lo rende ciò che è sono i flashback, che notoriamente incasinano tutto ciò che di incasinabile ci possa essere.
Ecco, quello che mi è mancato in questo season finale e in generale nella 4B sono stati proprio i flashback, presenti sulla linea temporale del passato prossimo ma assente per salti temporali più grandi. E’ un po’ come quando mangi pasta e t’accorgi che non han messo il basilico. Non è che han dimenticato il sale, la mangi comunque, però con anche basilico ti sarebbe piaciuta di più. Almeno siam sicuri che se a cucinare è Frank Delfino il basilico sulla pasta c’è sicuro.
MURDERS
Vi mostro la faccia di una che l’ha scampata per un soffio.
How to get away with murder c’ha abituato a interpretare come falso tutto ciò che ci viene solo detto o fatto intuire, a tal punto che dopo averlo fatto con la morte di Bonnie nessuno di noi era più sicuro che la regola valesse: insomma, Liza Weil è viva ed è così contenta che c’ha regalato una dele scene più belle dell’episodio. Bonnie che flirta per sbaglio tramite applicazioni è ciò che di più poetico potessero farle fare dopo una stagione in cui ci è mediamente stata su quella parolaccia con la doppia zeta che qua non posso scrivere.
Il personaggio di Bonnie è secondo me tra i più versatili dello show e penso che la sua corsa non sia nemmeno lontanamente finita: la fine dell’episodio mi ha dato ragione.
Detto questo, dato che si parlava di omicidi, dopo i primi cinque tortuosi minuti di episodio, veniamo a sapere che Denver è finalmente deceduto per mano di Papà Castillo, in seguito al suo fare il doppio gioco in merito alla bagarre dell’hard disk: non so a voi ma a me non mancherà.