Grey’s Anatomy 12×15 – Recensione

Eccoci con il nostro appuntamento settimanale con la tragedia, i fazzoletti e il batticuore altrimenti detto Grey’s Anatomy. Prima di andare a strafogarci di cioccolata, vediamo cos’è successo questa settimana ai nostri personaggi-sfortunelli.

In primo luogo non potevamo che riprendere le redini del discorso April-Arizona-Jackson. Un trio particolare che non vorrei si fosse mai formato perché questo ha compromesso l’amicizia tra April e Arizona. Come già detto è uno degli elementi della stagione che più mi stava piacendo, ma era ovvio che Shonda volesse complicare le cose. Dal mio punto di vista (e da quello di tutti gli altri) Arizona ha sbagliato a mettere lo zampino in una situazione già complessa: la gravidanza della Kepner è un argomento molto delicato. Dopo quanto le è successo, capisco anche che questa volta voglia fare a modo suo. Parlarle subito di esami e controlli sarà corretto dal punto di vista medico, ma da quello emotivo è impensabile. Di tutta questa situazione, la parte peggiore è stato l’ennesimo scontro tra April e Jackson. Da entrambi i lati c’è stato uno scoppio, ma su due punti mi trovo d’accordo con April: se Avery desiderava il divorzio un bambino non doveva essere l’elemento utilizzato per fargli cambiare idea. Secondo poi, il corpo è della Kepner. Non si può imporre un aborto ad una donna, per quanto la precedente esperienza lo renda valutabile…

Di nuovo porte in faccia, di nuovo strilli, strepiti e incapacità di ritrovare la sintonia di un tempo. A stento ricordo com’erano questi due quando riuscivano a capirsi. Se April ha respinto l’aiuto di Arizona, ora troppo arrabbiata con lei, Jackson ha invece lasciato che Webber lo aiutasse a ragionare. Ancora una volta Richard ha fatto centro con la sua esperienza e la sua saggezza.

Richard è entrato in campo anche in relazione ad un altro personaggio: il povero e spaesato De Luca. Mi dispiace vedere come quest’ultimo si stia facendo influenzare dai commenti (indelicati) degli altri e stia visibilmente entrando in paranoia per la questione “favoritismi”. Si  vedeva lontano un miglio, comunque, che presto sarebbe stata montata la prima questione problematica per la neo-coppia. Ad ogni modo, la parte esilarante del tutto è stata all’inizio: Andrew e Richard in attesa di Maggie. Disagio a livelli storici.

Altri picchi di imbarazzo ci sono stati quando Meredith ha cominciato a fare zumba in bagno:

E quando Callie ha continuato a parlare senza che ci fosse la Grey. La sua faccia quando ha visto la Bailey è stata eclatante, quindi ve la ripopongo.

Mi ha divertito molto vederle interagire in questa breve e buffa scena. I due personaggi ultimamente sono un po’ al margine, quindi quando intervengono è sempre un piacere. In questa puntata Callie si è confrontata anche con Arizona e per un attimo ho avuto un tuffo al cuore: è sembrato quasi che non fosse cambiato niente tra loro.

Qualcosa, invece, sta cambiando tra Amelia e Meredith. Finalmente, aggiungerei. Le due, al contrario dei Japril, hanno finito di scannarsi e ora possono tornare piano piano a interagire con tranquillità. In pieno stile pigiama party si scambiano reggiseni e scarpe e si depilano esclusivamente con Veet (non sapevate che la Grey ne è la testimonial?)

Mi è piaciuto vederle in sintonia, per una volta, e anche vedere Amelia accorrere in un aiuto di Meredith. Per una volta è sembrato che lei avesse sotto controllo la situazione e non il contrario. Il loro rapporto, per quanto complesso, ricorda molto quello tra due sorelle. Sappiamo che la Grey con le sorelle non è proprio un asso, ma questa volta ha fatto un passo nella direzione giusta. Spero che almeno per loro due le cose siano destinate a sistemarsi senza più necessità di rivangare il passato e soccombere sotto di esso. Imparare ad andare avanti è il leitmotiv di questa stagione: Meredith sta cercando di riappropriarsi della sua vita sentimentale e Amelia del suo equilibrio. In questo non ha contribuito la sbronza di Owen. Purtroppo mi sembrava che tra i due filasse tutto liscio, aragosta compresa, e invece… Siamo alla dodicesima stagione di questa serie e io ancora mi illudo!

Prima di lasciarvi, qualche Frantastico appunto:

• La sala operatoria: classico luogo per schermaglie. Quest’oggi tutti hanno bisticciato durante le operazioni: Owen e Riggs, Alex e Maggie (coinvolgendo anche Jo e Stephanie). Un po’ è stato divertente ed un po’ è stato “vi prego concentratevi sul vostro quintuplo trapianto carpiato”.
• La dolcezza di Alex nel trattare con i pazienti e con Meredith. La delicatezza è la stessa e mi stringe il cuore ogni volta. Nulla togliere alla Pierce, ma lui sa davvero come interagire con la Grey e lo fa sempre sapientemente. Anche se vederlo versione bambino mentre si faceva le boccacce con Maggie è stato esilarante.
• Meredith arbitro della situazione. Ci vuole polso in certi casi…

Scherzo, lo so che i bambini di Meredith esistono e che ci sono tanti motivi per cui si vedono meno, ma prenderla in giro su questo mi diverte troppo.

• L’abbraccio April-Owen. E’ stato un momento bellissimo. Lo descrivo con questa parola perché è semplice ma efficace. Mi è piaciuto davvero moltissimo.
• “Mer è qui, Mer sono io”. Mi è piaciuto anche l’intervento di Meredith mentre tutti parlavano della sua vita sentimentale come se lei non sentisse. Capisco l’apprensione degli altri nei suoi confronti, ma anche questo è un argomento difficile da affrontare ed è giusto che la Grey capisca da sola come rimettersi in gioco. Certo, la pazienza del suo spasimante aiuta, così come le patatine fritte, così come l’alcol.

A voi non manca la Meredith sbevazzona che tirava giù shot di tequila come fossero acqua fresca?

Concludo con un ringraziamento a: Il mondo di Grey’s Anatomy, Grey’s Anatomy., *Grey’s Anatomy Love*, I’m addicted to Grey’s, Noi amiamo Grey’s Anatomy, I Love Grey’s Anatomy, Grey’s Anatomy., Jessica Capshaw Italia, Lexie e Mark, I Pensieri di Meredith – Grey’s Anatomy.
E non dimenticate di tenervi aggiornati su Shonda distrugge vite.

Alla prossima puntata e ricordate

non è mai troppo tardi per tornare a pattinare.