Game of Thrones 8×04 recensione: party is over
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Riprendiamo da pochi momenti dopo la 8×03, forse addirittura poche ore dopo. I caduti in battaglia. Ricordiamo ancora i loro nomi come ci invita a fare Jon: Theon Greyjoy, re delle sfighe e degli abusi subiti nel Westeros; Ser Jorah Mormont, sommo Lord della Friendzone, vittima dei peggiori meme dell’internet e idolo (suo malgrado) degli inutili “nice guys”, detto anche il Sacrificato; Edd l’Addolorato e Beric Dondarrion che nessuno si cacava prima di oggi; Lyanna Mormont, il personaggio più mainstream, stereotipato e nonostante questo, più adorabile dell’intera serie.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramAndate in pace.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.Se il dolore di Daenerys per la morte di Jorah l’avevamo già visto nello scorso episodio, quello di Sansa per Theon è la prima volta che lo vediamo ed è assolutamente straziante. Jon fa un discorso commemorativo abbastanza poco incisivo, come d’altronde è poco incisiva la sua presenza scenica che si fa via via più sbiadita, così come la sua volontà e la sua autodeterminazione come personaggio. Imbarazzante.
La scena sarebbe forse risultata meglio se fosse stata interamente silenziosa.
Per fortuna che subito dopo, passato l’ovvio imbarazzo ma non ancora passata la puzza dei morti, il festone ha inizio.
Questa è proprio la tipica festa che nel nostro mondo corrisponde alla grigliata estiva in cui emergono vecchie competizioni e rancori ma dove tutti cercano di tenere la bella faccia per non scatenare reazioni indesiderate e rovinare così il traballante equilibrio che è venuto a crearsi.
Presi a piccoli gruppi o singolarmente funzionano: Jon va d’accordo con tutti e cerca di rabbonire gli animi. Il Mastino è il mio mood perenne alle feste:
Jaime, Brienne, Tyrion e Podrick sono quelli che si sentono fuori luogo così si ubriacano e finiscono col divertirsi comunque (e molto più degli altri) giocando a “Io non ho mai”. Gendry ha in mente solo la bagiga di Arya e si ritrova ad essere eletto come Lord di Capo Tempesta e ad essere legittimato come Baratheon. Guardate Davos come ha sentito la parola Baratheon, com’è scattato sull’attenti.
Tormund è l’anima della festa. Dany è… Dany.
Qualcosa la ringalluzzisce.
Ci siamo, forse è il momento…
No, il fringuelletto sembra avere altri pensieri.
Così Danana piglia le sue carabattole e se ne va.
Dany has left the chat.
Momento serio: mi è dispiaciuto tantissimo per lei. Durante tutto l’episodio, non credo di aver mai provato così tanta pena per un personaggio come l’ho provata per lei (e per Brienne, ma ci arriveremo dopo). Pareva brutto trattarla un po’ meglio? E LO STO DICENDO IO CHE DANY LA UMILIO QUANTO VOGLIO QUANDO VOGLIO E DOVE VOGLIO. Insomma, se vedi che è presa male cerchi di tirarla su. Lo dico a Jon ma anche a Varys, a Tyrion, a Sansa. Proprio Sansa che si erge come la paladina delle donne maltrattate e rinate dalle proprie ceneri, deve trattarla così? Manco una parola per Jorah? No, mi dispiace ma non lo accetto. Qualcuno la aiuti. E qualcuno aiuti me, che non dovrei stare dalla sua parte ma mi fa troppa tenerezza. Mamma che schifo, mi sto addolcendo. Fine momento serio.
La festa prosegue e io sono un tripudio di emozioni perché vedo gli sguardi che Jaime lancia a Brienne e i sorrisi che si scambiano e capisco che forse ci siamo, forse siamo alla resa dei conti, dopo sette stagioni di spasmodica attesa. Tyrion lancia una frecciatina a Brienne: “sei vergine?” E lei molto elegantemente risponde con un “vado a pisciare”. Un po’ dura ma apprezzabile.
Si alza e se ne va. Jaime non se lo fa ripetere: si alza, scattante come una molla, blocca Tormund e corre dietro alla Briennona. Raga ci siamo, penso. Finalmente ci siamo.
Se qualcuno è felice, qualcun altro però ne piange. Ma vi immaginate se c’era Jorah al tavolo? Che Tormund gli diceva “quella mi ha mollato per il primo che arriva da Sud? Non puoi capire cosa si provi” e quell’altro più morto che vivo non osava neanche ribattere e incassava il colpo.
Prima di venire ai due piccioncini però, vediamo un Gendry decisamente poco sobrio che cerca Arya con una proposta leggermente esagerata.
Mi è parso un po’ eccessivo. Capisco totalmente Arya che, già di suo è un osso duro e non è proprio una persona aperta e sentirsi una proposta del genere, dopo mezzo intrallazzo mi pare un po’ esagerato. Non condanno assolutamente Gendry ma non penso neanche che Arya abbia sbagliato. Tra l’altro è proprio il concetto di Lady ad infastidirla… forse se lui avesse le avesse proposto di girare il Westeros insieme, avrebbe accettato. Chissà, chissà, chissà.
E se da una parte Arya e Gendry sono una delusione, c’è un’altra coppia che sta per formarsi. Sì, sto parlando di Jaime e Brienne.
Jaime entra in camera di Brienne e inizia a lamentarsi dal caldo. Vuole continuare a bere e festeggiare ma fa troppo caldo.
La Briennona non crede a ciò che sta accadendo ma si comporta comunque molto dignitosamente, a differenza mia che mi sarei messa a piangere e ad urlare se vedevo quell’altro che si levava la maglia così davanti a me.
Fa caldo, Jaime si spoglia.
Io non posso dire niente e non posso essere volgare, mi è stato proibito, ma in questo momento ho veramente una serie di cose che vorrei dire a Jaime tipo che gliela lancerei con basta così.
Brienne si spoglia. Sono nudi. Si guardano. Si baciano. Il tutto è rapidissimo e non faccio in tempo ad urlare che… è già finito.
Decisioni spinose e promesse infrante
Dopo una scena così, i nostri sentimenti vengono smorzati dall’apparizione di Troglojon, che sta fissando il vuoto in quello che io chiamo pieno regret da fine sbronza. Quel momento in cui sei stato up e ora ti ritrovi solo, magari a letto, che senti l’alcol scendere e realizzi che domani ti alzerai e le incombenze che credevi di evitare sono rimaste lì e non riuscirai a sbrigare niente a causa del dopo sbornia che si unirà ad un senso di inadeguatezza che porterà a conseguente nullafacenza.
Hanno interrotto Jaime e Brienne per farci vedere una cosa simile.
Ad interrompere le elucubrazioni di Troglojon, ci pensa Danana, che arriva ingrifata come non mai e anche considerevolmente preoccupata.
Da subito, qualche difficoltà comunicativa:
Ma Dany non demorde. Dopo qualche limone duro, riprende il discorso. E prega Jon. Ed è vero, non l’abbiamo mai vista pregare in questo modo, supplicare un’altra persona. E se da una parte penso “vabboh se lo merita pure che qualcuno le faccia calare la petulanza”, dall’altra posso capire la sua disperazione. La disperazione di vedere tutto ciò per cui ha lottato duramente svanire in pochi secondi di fronte alla rivelazione di Jon, semplicemente per il fatto che lui è un maschio. E ovviamente, forse anche la paura di perdere la persona di cui è innamorata.
Se all’inizio mi aveva fatta ingazzare nella sua reazione, ora a sangue freddo penso che sia un po’ più comprensibile. E dentro di me, inizio a provare pena per lei che si è ritrovata a Nord in una battaglia in cui non c’entrava niente e in cui ha perso tre quarti delle armate che si era sudata in quattro anni, invischiata con sto Snow che poi viene fuori essere un Targaryen e più precisamente quello che le soffierà il trono, costretta a stare in quella baracca gelida che è Grande Inverno a scaldarsi con cappottini di dubbio gusto.
Poverina.
Il giorno dopo si riunisce nuovamente in Consiglio delle Menti Eccelse del Westeros al quale presenziano d’obbligo sia Troglojonsnò che Dispotaerys Targaryen. “Mo che famo?” Ognuno dice la sua. Attacchiamo da qui, noi arriviamo da lì, quell’altro passa di là, quest’altro te lo aspetti qua. Daenerys viene informata che la flotta di Euron staziona nei pressi di Approdo del Re. Devo dire che la Regina DEL DRAGO ha fatto grande tesoro di questa informazione.
Sansa, odiosissima (ma anche come sempre ragionevole e fin troppo sveglia) tratta Dany malissimo.
E a causa del loro amore finito male, la guerra volge al peggio. Sansa ha ragione, i soldati del Nord non sono pronti a tornare in battaglia e forse avrebbero potuto almeno attendere una settimana o due, ma Dany non ci sente, specialmente se quell’altra continua a parlarle come se stesse parlando ad una bambina con deficit di attenzione e difficoltà di apprendimento. Questo per dire che Sansa ha ragione nei contenuti ma non nei modi, specialmente sapendo il tipo di persona che si trova davanti: sassy jokes e frecciatine non portano a niente se non a far infuriare ancora di più quell’altra che già sta sull’orlo del baratro.
La scena prosegue e nel parco di Grande Inverno ci troviamo di fronte alla prima vera e propria riunione Stark. Jon non ce la fa più, deve buttare fuori il segreto che gli sta distruggendo la vita.
“Promettete di non dire niente”.
Arya che ho trovato assente cerebralmente parlando in questo episodio dopo l’exploit dello scorso, promette subito. A Sansa glielo si legge in faccia che non starà zitta mezzo secondo.
Ma Troglojon è buono e si fida. Passa la palla a Bran “diglielo tu, grazie” e tanti saluti.
Questa situazione disagevole che si è creata a Grande Inverno ha portato Arya sull’orlo di un breakdown che giustamente pensa “ma chi me lo fa fare, ho salvato il mondo intero e mi trovo messa così, stavo tanto bene da sola”. Prende un cavallo, riparte col Mastino e tanti saluti a “a girl is Arya Stark from Winterfell”. Prossima tappa: la gola sgozzata di Cersei Lannister.
Intanto Bronn, che ricordiamo era stato pagato da Cersei, si palesa a Grande Inverno svendendosi a Jaime e a Tyrion. Di ucciderli non ne ha voglia, anche perché i due sono fin troppo simpatici, quindi li convince a vendergli Alto Giardino dopo Delta delle Acque. Va a finire che sul Trono ci va lui mi sa, a forza di patti.
Sansa e Tyrion si incontrano sulle mura di Grande Inverno e Sansa, che non sa tenere un cecio in bocca, spiffera tutta la verità su Jon. Non mi piace come si sta comportando ed inizio ad avere dei dubbi sulla sua integrità morale.
MOMENTO SERIETÀ: devo ancora inquadrare quale sia realmente lo scopo e la strategia di Sansa. Non capisco se miri a diventare Lady del Nord, se voglia Jon come Re del Nord, se voglia Jon Re e lei Lady del Nord, se sia realmente preoccupata per tutta la situazione e per Jon stesso o se stia giocando al gioco del Trono alla Lannister e stia fregando tutti. Io ho sempre amato Sansa e ancora la trovo un personaggio formidabile: sono solo confusa sul suo scopo reale e spero che alla fine abbia senso e sia lineare con lo sviluppo del personaggio.
FINE MOMENTO SERIETÀ
Il momento tanto temuto degli altri addii sta arrivando. Se da una parte diciamo addio a Tormund e lo ricorderemo sempre come il bruto più bello che sopravvisse ed ebbe un lieto fine in Game of Thrones (o chissà, magari tornerà e morirà nei prossimi episodi?), dall’altra assistiamo ad un ignominiosa scena tra Troglojon e Ghost. Se n’è parlato su tutto il web e confermo: indecente. Non solo Ghost è con Jon dall’inizio, ma è stato il suo compagno di avventure in momenti assurdi, durante battaglie e combattimenti, in ricchezza e in povertà, in salute e in malattia, al di qua e al di là della baerriera, e neanche la morte li ha separati. Sì, un abbraccio lo volevo. Una carezza. Un cenno. Qualsiasi cosa. Invece Ghost è stato proprio surclassato a semplice oggetto di scena accusando il grosso costo della sua realizzazione.
Perché invece i draghi lì fai con trenta centesimi e mezza corona ceca, vero? Dio.
Comunque attendo lo spinoff:
Salutiamo anche Sam e Gilly che aspettano un figlio. Tutto molto bello, next.