Game of Thrones 8×03 recensione: Grande Inverno è assediata
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica! Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramIn tutto questo Jon era appoggiato comodamente su un torrione di Grande Inverno a cavallo di Rhaegal e non si è minimamente preoccupato di dare una mano. Vede il Re della Notte che occhieggia con Viserion dall’alto e decide di buttarsi all’inseguimento.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.GIURO CHE NON CAPISCO CHE COS’AVESSE JON NEL CERVELLO.
Grande Inverno viene assediata. Sulle mura c’è un casino assurdo ma per qualche misteriosa legge tutti sembrano morire, meno che i personaggi principali che non importa quanto vengano feriti, assediati o quanto siano stanchi, sono sempre in vita e anche se circondati da venti zombie se la cavano in qualche modo, tra mosse inaspettate e salvataggi da parte di altri.
Arya entra in battaglia e abbiamo modo di ammirare tutte le sue skills sviluppate negli ultimi anni. Purtroppo è comunque umana e nel momento in cui sbatte la testa, la vediamo in difficoltà. Per fortuna c’è Sandrone che, esortato da Beric, dimentica la sua paura del fuoco e si butta per aiutare Arya. E a loro, arriveremo dopo.
In alto nei cieli del Nord, imperversa la battaglia tra chi è più stupido: Jon, Dany o lo stesso Re della Notte? Sì, perché anche lui non è proprio una cima e anche lì, ci arriveremo dopo. Si azzuffano tra draghi e capiamo che qui la HBO ha voluto proprio strafare perché il CGI è incredibile e gli scenari mozzafiato. Sarà andata più o meno così:
Il destino di Arya
Dentro Grande Inverno, ci troviamo più o meno catapultati dentro un episodio di The Walking Dead (quello dei tempi d’oro, non lo scempio che è ora). Arya – che ha battuto pesantemente la testa ed è visibilmente stordita – si nasconde dai non morti. Ho letto che in molti si sono chiesti perché non combattesse e appunto, penso fosse per via della botta che aveva appena preso. Non sono una sceneggiatrice ma mi sembra la cosa più logica.
Arya corre e scappa e se la sta vedendo davvero male ma, sorpresa sorpresa, appaiono il Mastino e Beric. Questo episodio poteva tranquillamente intitolarsi “La Lunga Notte: di deus ex machina e salvataggi in extremis”. Come in ogni salvataggio che si rispetti, il salvatore deve morire. Che sia Edd, Jorah, Theon o Beric, il salvatore deve morire.
E così Beric Dondarrion è il secondo ad andarsene.
Digressione: la gente si aspettava un vero e proprio massacro in questo episodio ma non mi è parso tale. Sicuro, Jorah, Theon e Melisandre erano tre personaggi importanti e che abbiamo amato ed odiato e conosciuto per otto stagioni, ma sentivo gente che millantava la morte di Verme Grigio, Jaime, Brienne, Arya, Sam, Gendry, Tormund, Daeneyrs addirittura… ma vi pare? Tutte le morti della puntata sono state toccanti ma anche previste. L’unico di cui mi sono stupida è stato Tormund, che vedevo morto. Sugli altri non avevo quasi dubbi. Fine digressione.
Dopo il sacrificio di Beric, ci troviamo in una stanza allegrissima dove scopriamo che si sono rifugiati anche la Sandra e il Sandrone. Sembra tutto perduto, ma un dialogo tra Melisandre e Arya ci illumina. Le due finalmente si reincontrano dopo anni ed anni e Arya le chiede delucidazioni. “Avevi ragione” dice “Anche se non mi avevi detto che avrei perso la verginità con Gendry”. Parlano un po’ della profezia che fece Melisandre nella lontana epoca della – se non sbaglio – terza stagione, e poi, l’illuminazione.
“Occhi marroni, occhi verdi, occhi blu”.
A chi si riferisse quell’ “occhi blu” era più che chiaro (anche se confesso che non pensavo al Re della Notte ma a qualche altro Estraneo). Invece il foreshadowing vero e proprio l’ho avuto con “Cosa diciamo al Dio della Morte?”. Ho pensato al Re della Notte che in questo caso impersona la Morte. E cosa gli diciamo? Non oggi.
A tal proposito, rivedendo la puntata, ho notato anche un altro dettaglio che forse avrebbe dovuto farci drizzare le orecchie. Nel momento in cui vediamo Arya combattere e Beric sprona il Mastino ad aiutarla, il Mastino risponde “non si può vincere la morte” e Beric gli risponde con un pregevolissimo “Dillo a lei” indicando Arya. Non dico che Beric sapesse del destino di Arya (anche se lui stesso è stato mantenuto in vita per proteggerla, come scopriamo più tardi), ma forse gli sceneggiatori hanno voluto lasciare qualche indizio qua e là durante l’episodio.
A terra ormai siamo agli sgoccioli. Gli unici vivi sono tipo quei sei personaggi principali che ancora per qualche miracolo sono in piedi e combattono senza sosta. Nei cieli invece imperversa ancora la battaglia tra il Re della Notte e Jonerys, e a questo punto dell’episodio è davvero inutile perché abbiamo capito che tutto questo volare e faidare in aria non porterà a nulla. Il Night King viene disarcionato e cade in modo esageratamente teatrale.
Sì, è successo davvero. Cade a terra non prima di urlare un’ultima grande verità:
Dany si precipita su di lui.
Guardatela quanto è galletta, quanto si pregusta la vittoria, quanto aspetta solo di dire “sono la regina legittima e ho anche ucciso il Re della Notte e salvato il mondo e quindi DRACARYS”. Ma il King è immune al fuoco e dopo qualche momento di finta suspense (non penso che una singola persona nel mondo abbia pensato che fosse morto) riemerge quasi ridendo.
Ora non so se sono io, ma a ben vederlo questo Night King ha qualcosa di vagamente attraente. Credevo di essere pazza ma ho trovato diversi articoli online a riguardo e ho fatto le mie ricerche sull’attore:
Non c’è male secondo me, ha un non so che di repulsivo che però attira.
Torniamo a noi. Il Re della Notte afferra la lancia di ghiaccio e Dany si dà (giustamente) alla macchia con il turborazzo. Questo lascia Jon a terra che finalmente cerca di realizzare la profezia di Azor Ahai ma finisce solo col realizzare lo scimunito che è. Il Re manco se lo caca, detto proprio volgarmente, continua a camminare e anzi, per fargli un dispetto e dirgli “toh, ciucciati questa”, fa risorgere tutti i morti. Beh, bene.
Quando li vediamo rialzarsi, quando vediamo Lyanna riaprire gli occhi, capiamo che è davvero arrivata la fine. Nessun sotterfugio, nessuna strategia potrà salvarli, nessun drago. Come previsto, anche i morti nelle cripte di Grande Inverno si risvegliano E IO ASPETTAVO TANTISSIMO DI VEDERE NED GIROVAGARE MA INVECE È STATO DELUDENTISSIMO. Jon sta per morire ma siccome è il personaggio principale deve essere salvato e così arriva Dany con Drogon.
Quello che accade nei minuti dopo è assolutamente inqualificabile.
Dany rimane ben salda a terra mentre i morti non morti come si chiamano quei maledetti boh ecco, loro, si arrampicano su Drogon. NON SI MUOVE. NON ACCENNA A DECOLLARE. SE NE STA LÌ IMMOBILE, A GUARDARE. SI DIVINCOLA UN PO’, SI LAMENTA, PIAGNUCOLA. VOGLIO CHE QUALCUNO MI DIA UNA SPIEGAZIONE LOGICA PER QUANTO È ACCADUTO PERCHÈ HO GUARDATO E RIGUARDATO LA SCENA E NON RIESCO A CAPIRE PER QUALE MOTIVO NON SI SIA ALZATA IMMEDIATAMENTE IN VOLO. SONO FURIOSA.
Drogon che ha più testa di sua madre la disarciona e se ne va. Grazie al cielo. Viene salvata da Jorah che finalmente avrà modo di dimostrare tutto il suo amore per la sua Khaleesi, sacrificandosi. Nel frattempo, Grande Inverno è proprio Grande Inferno. La struttura sta crollando, morti da ogni dove ma la resistenza ancora non crolla. E questo ci porta direttamente al…