Popolo che interagisce l’un l’altro toccandosi con casualità, gente che entra nella tana del lupo aspettandosi di non finire sbranata,
è con grande piacere che vi do il bentornati
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questo
danicommento evento
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“Evento” è la parola chiave, perché sapete che non essendoci più una programmazione settimanale come ai bei tempi di PLL, TVD, e OUAT, il danicommento arriva ormai sempre più raramente.
Ma come fai di fronte a un film così danicommentabile, a non danicommentarlo? (che è già una proprietà di linguaggio migliore rispetto a tante frasi sconnesse dette da Nica)
Perciò non perdiamoci troppo in chiacchiere: Fabbricante di Lacrime, un’ora e quarantacinque minuti della mia vita spesi veramente bene.
Dico sul serio, mi conoscete ormai, sono dell’idea che ogni tipologia di prodotto abbia la propria funzione e di fronte a questi cerco sempre di cogliere il lato positivo.
Credo che nessuno avesse realmente l’aspettativa di trovarsi di fronte a un Povere Creature. Sapevo perfettamente – anzi, speravo – che avremmo ritrovato quelle incredibili vibes del capolavoro neorealista che ha condizionato un’intera generazione chiamato Pupetta.
e chi si indigna di fronte a Fabbricante di Lacrime, fatemelo dire, forse si prende troppo sul serio.
Il film fa il suo, il target principale forse è stato un po’ più abbassato, più piccolo di quello che era anche per Twilight stesso: anziché i teenagers è stata presa la fascia fine elementari / prima media, ed è giusto che loro lo amino. Ci siamo passati tutti.
La gente che si mette a tu per tu con la ragazzina di dodici / tredici anni che ha versato fiumi di lacrime perculandola, a mio avviso, è un po’ troppo pesantona.
Noi che non siamo in target ma che abbiamo almeno un minimo di spirito critico, dovremmo semplicemente goderci il meme o scegliere deliberatamente di non guardare tale prodotto se nella nostra fittissima agenda di impegni non abbiamo tempo da perdere.
Ma andiamo nel dettaglio di questa meravigliosa allucinazione collettiva e iniziamo il danicommento:
la storia ha come protagonista Nica, una bambina palesemente cancro ascendente cancro con marte in opposizione e con dei genitori hipster che deliberatamente decidono di modificare i grandi classici della nostra infanzia, così come i dirigenti Disney da alcuni anni stanno facendo con i live action.
Il padre non è che sia messo tanto meglio dato non si capisce se ha fumato, se non ha rinnovato la patente o se, stanco delle fregnacce della moglie, decide di schiantarsi di proposito contro a un camion.
Così Nica diventa orfana e viene portata al Grave:
un orfanotrofio lugubre gestito dalla perfida Miss Margaret, una algida tutrice che alleva il suo personale esercito di Volturi
Qui Miss Margaret prende da subito in antipatia la piccola Nica
Nica passerà anni a subire le angherie della sua tutrice.
Fino a quando, molto tempo dopo, una coppia di rintronati decide di adottarla.
Nica è felicissima di lasciare il Grave, così corre a preparare le sue cose e salutare i suoi affetti.
è tempo degli addii.
Tutto è pronto per l’addio definitivo di Nica al Grave e, soprattutto, a Margaret
Questa è una storica cit di Vossignoria la Padre a Spensier, chi ha vissuto l’era Pretty Little Liars sa.
Caricata la valigia vuota di Nica in macchina, tutto è pronto… quando improvvisamente qualcosa attira l’attenzione di Giovannamaria
Un ragazzo che suona divinamente
Lui è Rigel, noto anche come il Fresco di Zona.
Bello, tormentato, tenebroso. Attira subito l’attenzione della famiglia Pozzuoli da Pozzuoli perché giustamente Giovannamaria pensa: “se adottiamo lui, smettiamo di pagare Spotify”
E così Rigel e Nica, due cuori nella pallavolo, abbandonano l’orfanotrofio pronti a immergersi nella loro nuova vita.
Ho notato che c’è stato un po’ di smarrimento sul web per aver ricostruito il Minnesota in Italia, ma sinceramente l’ho trovata una scelta carina. Se mai un giorno volessero ricreare Overville in Italia non mi dispiacerebbe, sono ben altre le cose che cambierei.
A ogni modo, la convivenza tra Nica e Rigel non è delle più semplici. Anche se la ragazza cerca di essere gentile, tra i due ci sono forti problemi di comunicazione.
A scuola Nica fa la conoscenza dei suoi nuovi amici: Nicky Passarella direttamente da TikTok, la quale ci propina una delle domande più inutili dell’intero film
Ma perché dovrebbe? Dove la senti l’assonanza?
Oltre a lei c’è il più bello della scuola: Lionel
Nica si fa subito riconoscere
Ed è proprio questo uno dei momenti più alti dell’intero film: le presentazioni
IN MEZZO
IN
MEZZO
Poesia, tempismo, interpretazione.
Due parole, sette lettere, che mi hanno fatto volare nell’iperuranio e che se Chuck Bass le avesse pronunciate a Blair Waldorf l’avrebbe sposata quell’episodio stesso anziché farci tribolare per sette stagioni.
No, sul serio, capisco che nel libro una frase del genere sia accattivante e perfetta ma la sceneggiatura esiste proprio perché certi dialoghi hanno bisogno di essere un minimo riadattati.
Ma questo è solo l’inizio, perché Nica e Rigel sotto lo stesso tetto danno il via a un tormentato e passionale scambio di aforismi e frasi memorabili come:
Poesia
Questo clima di ostilità però dura poco: la loro è sempre stata pure e semplice tensione sessuale e alla prima uscita dei genitori con conseguente casa libera, scoppia l’inevitabile passione.
Peccato che Nica aveva iniziato a intrallazzare con Lionel,
che in realtà da angioletto si rivela essere un accollo molesto che non accetta la relazione tra Nica e Rigel
E qui inizia la roba più surreale che io abbia mai visto.
Lionel sale in macchina per tornarsene a casa ma
Io non-
Stava letteralmente andando a passo d’uomo. Aveva la prima, a un certo punto si è pure messo in folle con le quattro frecce perché in radio passava Annalisa e solo dopo aver ascoltato Sinceramente, ha deciso di rimettere la macchina in moto. Con loro ancora lì, che correvano agitando le braccia come personaggi di Final Fantasy VII prima del remastered e che, una volta raggiunta la fine del ponte, invece di girare l’angolo, si buttano.
Se questo danicommento fosse un programma televisivo andrei in pubblicità per riprendermi, ma manca pochissimo alla fine del danicommento, quindi parliamo del buon Rigel che finisce in coma e di un meraviglioso processo in stile americano presieduto dalla unica e sola
Potrei aver leggermente romanzato il processo, ma leggermente.
Diciamo che questo processo (quello vero) contro Miss Margaret mi ha ricordato molto la nostra Ferillona vs Virna Lisi nel processo in Le Ali Della Vita (Ma che ricordi vi sblocco?!)
Quello che ci ha regalato l’epico meme:
Per intenderci.
La Ferilli aveva vinto il processo con solo queste tre parole, Nica invece reduce dal rewatch di How To Get Away With Murder opta per una difesa personale richiamando i valori dell’amore, della pace e della giustizia. Una Sailor Moon dei tempi moderni che prima di sentire la sentenza del giudice se ne scappa dall’aula gridando al vento “RIGGGGEL ABBIAMO VINTOOOO”, ma vinto cosa che sei corsa via prima del verdetto a’matta.
Fortunatamente però riesce a spuntarla perché, diciamocelo, Miss Margaret stava sulle balle persino a se stessa.
Tirando le somme: ho bisogno di un film all’anno come Fabbricante di lacrime, anche solo per farci il danicommento.
Ovviamente in questo danicommento ho parlato solo del film. Non ho mai letto il libro (ma rimedierò perché ho conosciuto Erin Doom e mi sembra una persona davvero carina) e non ho idea se la trasposizione sia stata o meno fedele. Mi sembra di aver capito che il romanzo si rivolge a un target leggermente più adulto di quello del film, perlomeno quindicenni e – come dicevo prima – l’impressione che ho avuto è che il modo in cui è stato gestito il film abbia abbassato di qualche anno il pubblico di riferimento. E il confronto tra il libro e film potrebbe quindi giustificare l’insoddisfazione del pubblico. Ma ripeto: è un prodotto che genera interazione, è giusto che il suo target (quello del film) lo ami smisuratamente.
E non facciamo i boomerini con le solite frasi “cancellano serie stupende per questa roba”, il mercato non funziona così, anzi: è proprio grazie a questa roba che spesso ci sono i soldi da investire anche in altro. Tutto è sempre commisurato al genere, alla fascia d’età, all’obiettivo per cui è pensato e al risultato che deve portare a casa, è una giostra che va questa vita che vive insieme a noi e non si ferma mai – e altre frasi tratte dalle canzoni di Ivana Spagna. In sostanza, se hai più di sedici anni e scegli di guardare Il Fabbricante, ma che t’arrabbi? ridi o sforna meme.
Ciò detto, è sempre un enorme piacere ritrovarvi con il danicommento! Penso che ci rivedremo per quello di Bridgerton, ma vi ricordo due cosine:
1 . Se amate come scrivo, quello che dico o siete semplicemente in cerca di nuovi romanzi che diventino la vostra ossessione, la mia trilogia vi aspetta (QUI). Per chi ha Kindle Unlimited i primi due sono pure gratis (QUI).
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Ci leggiamo su instagram dove tra poco metto i danisondaggi, venite a commentare con me!
Casualitàmente vostro,
Dani
