Eva Longoria ha raccontato del bullismo subito sul set di Desperate Housewives e di come Felicity Huffman sia stata dalla sua parte.
Lo scorso marzo TMZ riportò la notizia che vedeva Felicity Huffman e Lori Loughlin accusate di aver corrotto alcuni college della Ivy League, per favorire l’ammissione dei figli. Al momento l’ex Lynette Scavo sta aspettando la sentenza del giudice. A sostegno dell’attrice, tanti colleghi, tra cui la stessa Eva Longoria, con la quale ha condiviso per anni il set di Desperate Housewives. L’interprete di Gabrelle Solis è stata una delle 27 persone a scrivere una lettera indirizzata al giudice, a favore della Huffman.
In tale documento, recuperato da NBC News, la Longoria ha raccontato di come l’amica l’abbia presa sotto la sua ala ai tempi della serie di ABC. Allora Eva era piuttosto nuova nell’ambiente e non sapeva bene come muoversi. Sin da subito, però, ha potuto contare sul supporto e sulla protezione di Felicity, soprattutto in occasione dei continui atti di bullismo di cui era vittima sul set. Come ben sappiamo ormai a distanza di anni, l’ambiente di Desperate Housewives non è certo stato dei più pacifici ed amichevoli. Dalla lettera di Eva Longoria emerge proprio l’atmosfera di tensione con cui per molto tempo ha dovuto convivere:
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!C’è stato un periodo in cui venivo bullizzata al lavoro da una collega. Temevo i giorni in cui dovevo lavorare con quella persona perché erano pura tortura. Un giorno, Felicity ha detto al bullo di smetterla e tutto si è fermato. Felicity sentiva che ero consumata dall’ansia, sebbene io non mi sia mai lamentata o abbia menzionato l’abuso a qualcuno.
Alla fine, Eva Longoria conclude la lettera dicendo di essere certa che se non avesse avuto l’amicizia di Felicity, non sarebbe sopravvissuta a quei dieci anni sul set di Desperate Housewives. Lo stesso Marc Cherry ha scritto qualcosa in favore della Huffman, sottolineando come si sia sempre comportata in maniera impeccabile, anche con una collega con cui era impossibile andare d’accordo. Neanche lui ovviamente ha fatto nomi. Più il tempo passa e piùde emergono dettagli su un ambiente che risulta essere stato sempre più tossico, purtroppo.