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Serie tv

Intervista a Elena Rusconi, tra i protagonisti della nuova serie storica Rise of the Raven

Stefano | Ottobre 30, 2024

Intervista

Daninseries incontra Elena Rusconi, una dei protagonisti della nuova serie storica Rise of the Raven: ecco cosa ci ha raccontato

A tu per tu con Elena Rusconi

Tutti conosciamo il concetto di “sogno americano”. Quell’idea, che viaggia a pari passo con la speranza, secondo cui con il duro lavoro, la fatica e con un pizzico di coraggio tutti gli obiettivi possono essere raggiunti negli Stati Uniti.

E il suo “american dream” Elena Rusconi lo sta vivendo ormai da diversi anni. Dopo il diploma al liceo classico decide di abbandonare l’Italia e di trasferirsi a New York per studiare recitazione. Nella Grande Mela l’attrice affronta una sorta di doppia scuola.

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Da un lato c’è la formazione professionale che acquisisce nell’accademia che frequenta. Dall’altro c’è la “sopravvivenza” pura in quella che è una vera e propria giungla metropolitana. Il teatro diviene la sua prima oasi felice tanto che Elena, insieme ad alcune sue compagne di corso, decide di aprire la sua compagnia teatrale.

Arrivano poi i primi ruoli importanti: da The Catch (serie prodotta dalla casa di produzione di Shonda Rhimes) al film 6 Underground su Netflix al fianco di Ryan Reynolds. Ora Rusconi è attesa nel cast di Rise of the Raven, nuova serie storica con un cast internazionale che sarà disponibile a partire dal 2025.

Daninseries ha avuto occasione di intervistare l’attrice e di fare un piccolo bilancio della sua carriera. Ecco cosa ci ha raccontato.

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D: Ricordi il tuo primo approccio con la recitazione? 

R: Avevo 8 anni e mi ricordo che mi rifugiavo nell’armadio di mia nonna e provavo tutti questi vestiti e i tacchi che non mi andavano. Così ho chiesto ai miei genitori di iscrivermi a una scuola di teatro a Milano. Son finita al Centro Teatro Attivo, che allora era l’unica scuola per bambini.

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D: C’è un film o una serie tv che ti ha fatto sognare per la prima volta di essere dall’altra parte dello schermo?

R: Un film che ho visto da piccola e che mi ha toccato è stato The Truman Show. È uno dei primi film che ho visto e ricordo che mi ha lasciato un impatto molto importante.

D: Sei la co-founder della compagnia teatrale Little Engine Theater. Come è nata questa idea? 

Io e le altre due fondatrici, che hanno fatto l’accademia con me a New York, volevamo provare la sensazione di creare qualcosa che avesse importanza, metterci dietro le quinte e lavorare con attori che ammiriamo. Per un anno abbiamo pensato a un concetto di teatro che potesse funzionare al giorno d’oggi. Abbiamo creato questa compagnia teatrale che ha l’obiettivo di prendere testi internazionali e portarli in America in location diverse dal classico teatro (in una palestra, in un ring di box, in un club, in una libreria, ecc.). In questo modo speriamo di attirare pubblico che abbia voglia di sperimentare qualcosa di nuovo. Per me il teatro, soprattutto oggi, ha il potere di non farti guardare il cellulare.

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Elena Rusconi
foto di Forrest Leo
Ufficio Stampa: MPunto Comunicazione

D: C’è uno spettacolo che ti piacerebbe proporre in tournée, sia come interprete che come produttrice?

R: Ce ne sono tanti. C’è uno spettacolo che ho trovato qualche anno fa e che sto cercando di sviluppare. Siamo ancora in una fase embrionale ma ci sono già delle idee. La scrittrice è una donna ed è un testo molto bello. Parla di una persona nata e cresciuta in Italia ma che poi si trasferisce in America. Viviamo in un’epoca in cui viaggiare è molto più facile e in cui si può tornare al proprio paese d’origine con molta più facilità. Ci si trova spesso nella situazione di domandarsi ‘Chissà come sarebbe la mia vita se tornassi in Italia?’. 

D: E l’idea di un musical? È qualcosa che vedi nelle tue corde?

R: Il musical mi piacerebbe ma non è una cosa a cui ho pensato per ora. Mi piacciono da morire da spettatrice però.

D: Tra i tuoi progetti futuri c’è la serie Rise Of The Raven, che Variety ha descritto come una delle “produzioni europee più epiche di tutti i tempi”.

R: È un progetto che mi è sembrato interessante sin dall’inizio, da quando ho fatto le audizioni. È una serie internazionale in cui mi hanno chiesto di parlare italiano. Per me è stato importantissimo che ci sia stato uno sforzo di portare alla luce questo progetto in lingua originale da parte della produzione. La lingua è un fattore importantissimo. Io guardo tutto in lingua originale. Aggiunge qualcosa, fa sì che io riesca a essere trasportata in quel mondo.

Rise of the Raven mantiene le lingue originali. Io parlo italiano, c’è chi parla turco, ungherese, tedesco, ecc. È un aspetto che la rende epica, oltre al fatto che in alcune scene ci fossero 300 stunt. È la storia di questo eroe ungherese, Janos Hunyadi, che è il guerriero a capo dell’esercito che ha sconfitto l’esercito ottomano nella battaglia di Belgrado e che ha fatto sì che l’Europa che conosciamo sia geograficamente quella che è. 

D: Siamo quasi a Halloween. Hai già pensato al tuo travestimento? Ci dai un piccolo spoiler

R: Non ancora ma sarò a New York. Qui è molto sentita, non c’è un posto che non sia decorato per Halloween. Io in realtà sono una dell’ultimo minuto e utilizzo ciò che ho in casa. Ho tanti costumi che usavo a scuola di recitazione qui. Se penso a Halloween mi viene in mente il mio insegnante di Shakespeare a scuola e mi viene da ridere. Quando qualcuno faceva una scena terribile lui ripeteva sempre “è un brutto spettacolo di Halloween”.