Marc Cherry sulla difficoltà di realizzare una serie come Desperate Housewives
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Da quanto dichiarato, risulta piuttosto chiaro il fatto che il produttore si sia lasciato alle spalle quelle storie, anche perché comportavano un ingente sforzo creativo:
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramClicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.[Con Why Women Kill] si parla di streaming, realizzo 10 episodi ed è fatta. Ciò che ho dovuto affrontare di così difficile [con Desperate Housewives] sono stati i cliffhanger. “Ok, devo fare un cliffhanger ogni anno e le loro vite devono cambiare completamente” — e, oddio, è così dura.
Cherry ha inoltre aggiunto che lavorare per una piattaforma in streaming concede molta più libertà. Non solo a livello di linguaggio, ma anche per quanto riguarda gli argomenti da trattare. Il produttore, a quel punto, ha ricordato di quando proprio con Desperate Housewives gli era stato vietato di introdurre una storyline sull’aborto, che avrebbe riguardato un nuovo personaggio. Dalle sue parole, si evince un’estrema soddisfazione per quanto riguarda il lavoro che sta facendo per CBS All Access e che gli stanno permettendo di fare. Può gestire la situazione con meno restrizioni, pur continuando a portare in scena temi e dinamiche a lui care.
Sembra dunque che l’ultimo ricordo che avremo della serie TV Desperate Housewives, resterà quello di Susan che, assieme a Julie ed MJ, fa l’ultimo giro dell’isolato, sotto lo sguardo di tutti i fantasmi di Wisteria Lane, mentre la voce di Mary Alice ci ricorda che la vita è sempre una cosa meravigliosa.