American Horror Story 8×08 recensione – A giro per la città
A rimetterci è una povera capretta alla quale addirittura Michael chiede se sia suo padre. Capretta che finisce ovviamente male, perché non sopravvivono le persone in questa serie, figurarsi gli animali. Michael si stanca perciò di aspettare e quindi si trascina a giro per le strade della città con un obbiettivo ben preciso.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Ovvero quello di raggiungere una setta di satanisti, che stanno aspettando l’arrivo dell’Anticristo e nel mentre raccontano tutti i peccati che hanno commesso per favorire la sua ascesa. Mi ha ricordato un po’ il film dei Minion, lo spin off di Cattivissimo Me, quando tutti i cattivi del mondo si riuniscono in quella specie di fiera. Non lo so perché, un po’ sembrava. In ogni caso abbiamo avuto, a mio modesto parere, il momento più alto della puntata quando la tipa dice ad un altro “ho visto orribili lifting facciali più malefici di te”. Ho volato altissimo.
In tutto questo Michael assiste alla scena e gli viene da piangere e non ho capito se è stato preso da un momento in stile Scar ne Il re leone, sapete quando dice “sono circondato da un branco di idioti” o se è triste perché si sente solo. O perché addirittura è emozionato che la gente faccia questo per lui. Tutto viene interrotto dall’arrivo in scena di una signora che all’inizio pare essere tanto carina che gli offre il suo sostegno. Poi si rivela una pazza squinternata anche se, dato il posto, forse era prevedibile.