American Horror Story 8×01 recensione – Michael Langdon is back, bitches
E alla fine arriva lui, il personaggio forse più atteso di tutte la stagione: Michael Langdon. Direttamente da Volterra, ha lasciato i Volturi di Twilight per unirsi alle grazie di Ryan Murphy. L’entrata in scena è stata a dir poco epica ed ha sfruttato le musiche della prima stagione, quando Michael ci è stato introdotto come un “piccolo angioletto” che ha assassinato la sua babysitter. Genio. Michael è arrivato a Outpost 3 con l’intento di selezionare tra i sopravvissuti le persone idonee e poi spostarle in un nuovo Santuario. La puntata termina con il figlio di Tate che appunto spiega i motivi della sua venuta a Mrs Venable.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Beh, che dire. Possiamo dirci soddisfatti di una stagione iniziata con il botto. Letteralmente, perché c’è letteralmente un botto. La bomba, quella dalla quale i personaggi sono stati messi in salvo e che ha ucciso il 99% della popolazione. E sarà proprio curioso sapere cosa succederà nelle prossime stagioni, considerando che al mondo sono rimaste tre persone. Ma Ryan Murphy è un uomo dalle mille risorse, non demordiamo. L’appuntamento è alla prossima settimana, con il nuovo episodio, nella speranza di entrare ancora più nel vivo di Apocalypse. Baci esplosivi!
Virginia
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