Grande festa alla corte delle serie tv: American Horror Story è tornato in grande stile. Ripercorriamo questo primo entusiasmante episodio.
Evan Peters in American Horror Story 8×01AMERICAN HORROR STORY 8×01 RECENSIONE – Sembra ieri che dicevamo addio alle sette di American Horror Story: Cult e invece siamo di nuovo qua, ad un nuovo pilot. Altra stagione, altra corsa e c’è da dire che è l’inizio di una delle stagioni più attese di sempre. Ricordiamo infatti che in questi episodi saremo testimoni del supercrossover tra Murder House e Coven. Fremo di emozione al solo pensiero, perché Apocalypse è la stagione dei mille ritorni.
American Horror Story 8×01 recensioneIn ogni caso, in questo primo episodio introduttivo ci sono stati tutti gli elementi che fanno di una buona stagione, un’ottima stagione appunto. E cioè:
– personaggi stellari;
– Evan Peters nelle sue migliori svesti;
– Sarah Paulson finalmente nel ruolo di un villain di quelli belli psicopatici come piacciono a noi;
– la quota manzo sempre altissima;
– il ritorno di Kathy Bates in versione Butcher 2.0;
– personaggi che durano quanto le tinte dei capelli di Evan Peters (il quale, vorrei capire come fa a stare bene in ogni modo perché io non mi spiego);
– humor geniale;
– un crossover con Pretty Little Liars. Tutti abbiamo gridato alla vita della signora Hastings, non mentiamo.
Ma vediamo cos’è successo in questo episodio.
American Horror Story 8×01 recensione – i nuovi personaggi
L’episodio inizia con un favoloso Evan Peters con il quale Ryan Murphy si è evidentemente divertito un’altra volta. Dopo avergli cambiato colore di capelli ad ogni stagione, infatti, ora lo ha fatto diventare un parrucchiere. C’è un non so che di geniale in tutto ciò. Evan, oltre averci fornito di una sostanziale dose di meme utili per sopravvivere almeno fino alla prossima settimana, tira fuori ancora una volta un personaggio d’oro. O almeno, questo è quello che è sembrato per questo primo episodio. Ritornano con lui anche vecchie glorie dalla scorsa stagione, ritorni ben più graditi quelli di Billie Lourd, Leslie Grossman e Bill Eichner. Anche se, per come sembra, anche il personaggio di Eichner pare essere durato quanto il povero Stu. Ma la vera queen indiscussa è il personaggio di Joan Collins che ci regala del poetic cinema.
American Horror Story 8×01 recensione Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramMa prima di arrivare a Stu vorrei parlare del nuovo manzo, ovvero Timothy Campbell, che a mio parere somiglia tantissimo ad Heath Ledger. Il povero ragazzo viene malamente separato dalla famiglia e portato in un posto al sicuro dai missili che stanno bombardando la terra, scatenando così la Terza Guerra Mondiale. Qui incontra una ragazza, anche lei rinchiusa e la ship parte immediata. Dopo due settimane vengono portati in questa struttura dalle impostazioni simili a quelle di una setta. La capa è lei, la sola, unica, vera Sarah Paulson sempre al meglio in ogni sua performance.