Ecco a voi la How to get away with Murder 5×02 recensione! Buona lettura!
Trovo sinceramente fantastica la poliedricità di How to get away with Murder, show che tu credi essere un programma televisivo del palinsesto di Shondaland ma che all’improvviso si trasforma in un’agenzia di collocamento per esperti di interior design, o più semplicemente in un’attività di traslochi. Non so bene il perché di questo tempismo ma dal finale della quarta stagione ad oggi tutti e ripeto TUTTI i personaggi principali hanno cambiato abitazione, generando un effetto domino di disorientamento generale tale che stasera non ricorderò bene che strada prendere per tornare a casa: Annalise abbandona definitivamente l’oscurità dell’hotel per aprire i battenti del suo nuovo soleggiatissimo salotto, Bonnie a inizio puntata incarta i giochi del piccolo Christopher ora che s’è spostato definitivamente dalla madre, i Keating X vivono felicemente e disorganizzatamente insieme e Asher ha appena scoperto di avere un nuovo vicino, Gabriel, che s’è stanziato nel vecchio appartamento di Rebecca.
Tipo che fino alla 5×13 non capirò la situazione spazio-temporale di ogni scena.
IL CASO DEL GIORNO
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramIl ritorno del caso della settimana fa parte del rispettare la promessa fatta da Pete Nowalk riguardo questa nuova stagione, da lui decantata come un piccolo ritorno alle origini. Michaela affianca Annalise in tribunale litigandoci il 70% del tempo e occupandosi di un’immigrata gay con esplicitato riferimento a ciò che ha fatto a Simon. Mi piace molto come vengono affrontate certe tematiche in questo show, e non sto parlando solo del razzismo, che si è ampiamente e in modo molto attento combattuto nella quarta stagione e che continua ad essere un tema caldo dello show nonché miccia che accende sempre Annalise in tribunale, ma anche dell’evoluzione emotiva e caratteriale dei vari personaggi. Michaela, la professoressina, la più competitiva, la prima della classe, per la prima volta abbassa la testa e ammette di non essere invincibile, lasciando carta bianca ad Annalise e mettendo in primo piano l’importanza della causa rispetto a personali tentativi di emergere.
Per il resto, non vedo l’ora che arrivi il prossimo discorso di AK contro l’ennesimo bigotto: non ce ne sono mai abbastanza.