La nostra intervista a Emanuela Postacchini
Un obiettivo, una scelta coraggiosa (e un po’ incosciente) e un aereo per Los Angeles. Emanuela Postacchini ha inseguito con convinzione e amore il suo “sogno americano” facendo all in. Ad appena 20 anni decide di lasciare Sant’Elpidio a Mare, piccolo borgo marchigiano in cui è nata e cresciuta, e si trasferisce nella città in cui il cinema si esprime in una delle sue massime forme.
Passano gli anni e arrivano i primi importanti traguardi. Emanuela è al fianco di Sacha Baron Cohen, genio della comicità a stelle e strisce, nella serie Who is America e poi appare in un episodio di The Alienist, fortunato show Netflix. Il prossimo anno approderà nei cinema di tutto il mondo con il film Riff Raff, di cui è una delle principali protagoniste.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!La pellicola è stata presentata in anteprima allo scorso Toronto Film Festival e vede al centro della trama un ex criminale in pensione. La sua vita, ormai ordinaria, viene però sconvolta dall’arrivo della sua famiglia. In questo progetto Postacchini recita con diversi nomi di spicco del piccolo e grande schermo, da Jennifer Coolidge a Bill Murray. Daninseries ha intervistato l’attrice, la quale ha confessato qualcosa in più sulla sua carriera e sulla sua vita oltreoceano.
D: Ricordi come è andato il tuo provino per un progetto internazionale?
R: Il primo provino per un progetto è stato nel 2012 per The Man Who Was Thursday, film indipendente che abbiamo presentato anche al Berlino Film Festival. Qui a Los Angeles la cosa più difficile è trovare un agente. Non è facile, soprattutto se non hai un gran curriculum alle spalle. Ai tempi avevo una piccola agenzia e feci questo casting. È stato il primo che ho fatto ed è andato bene. È stata una grande soddisfazione, è stato il primo lungometraggio. Mi ha dato un po’ la spinta e l’energia per continuare. Nel nostro lavoro ci sono tantissimi ‘no’.
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale InstagramD: Tu che hai toccato con mano l’industria cinematografica americana, quali differenze hai notato rispetto a quella italiana. In cosa sono migliori e in cosa invece abbiamo ancora qualcosa da insegnare?
R: Per gli americani il cinema è un po’ come il cibo è per noi. Qui l’industria cinematografica predomina e tutto ruota intorno a lei. Credo che sia questo che differenzia l’Italia e l’America. Sono molto attenti sui vari protocolli, perché qui le assicurazioni sanitarie costano molto. Hanno studi super grandi e la cosa bella è che lavori in studios in cui hanno girato film storici. Sei lì per girare in un film e sembra di vivere in un film.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.D: Uno dei tuoi prossimi progetti è Riff Raff. Che film è e qual è il tuo ruolo?
R: Quel set è stato speciale perché ho interpretato una donna incinta. Mi sono sentita connessa con quel personaggio. Volevo capire come una donna incinta si sedesse o camminasse. È stato surreale e simbolico perché inizialmente avevo una pancia fatta di protesi e poi ho scoperto di essere incinta nella vita reale. È stato uno dei primi film in cui sono stata protagonista al fianco di attori che sono delle leggende, come Bill Murray, Ed Harris, Jennifer Coolidge. C’è un cast stellare. Ogni volta che andavo sul set non potevo crederci. È il film che ha coronato il mio sogno americano e di tutti i sacrifici che ho fatto.
D: E a proposito di Jennifer Coolidge, com’è lavorare con lei? È come la vediamo?
R: Jennifer Coolidge è Jennifer Coolidge, è proprio così. Ho passato dei momenti fantastici sul set con lei. È una persona molto spontanea. Ha un dono che pochissime persone hanno, ha quel fattore X che la rende unica e inimitabile. È una presenza che non puoi non sentire nella stanza.
D: Se pensi al cinema qual è il primo attore o la prima attrice che ti viene in mente?
R: Audrey Hepburn, sicuramente. Era un po’ la ragazza della porta accanto ma allo stesso tempo aveva questa eleganza unica e inimitabile. È stato sempre un riferimento per me sia di classe ed eleganza ma anche a livello attoriale. Un’altra attrice che mi piace è Gena Rowlands, che se ne è andata di recente. Ci sono state poche interpreti che hanno fatto quello che ha fatto lei. A Woman Under the Influence è una delle sue più grandi interpretazioni. Come attori ti faccio i nomi di Alain Delon e John Cassavetes.
D: Una serie attualmente in onda in cui ti piacerebbe recitare e una terminata in cui avresti voluto recitare?
R: Una serie che avrei voluto continuare, a cui ho preso parte in passato, è Who Is America? con Sacha Baron Cohen perché la ricordo con molta simpatia. Un ruolo del genere come attrice non mi capiterà mai più in tutta la vita. Lavorare con Sacha è stata un’esperienza unica. Avrei tanto voluto una seconda stagione di quella serie. Una serie attualmente in onda in cui vorrei essere è The White Lotus. Mi è piaciuta tantissimo e in una serie del genere mi vedrei.
D: Un tuo buon proposito per il 2025 che riguarda il tuo lavoro?
R: Il 2025 sarà un anno molto importante. Sicuramente essere pronta a tutto ciò che la mia carriera ha da offrirmi e ad accogliere tutto ciò che verrà. E poi una cosa che mi sono proposta di fare è di tornare a fare un film in Italia.