“Se oggi sono qui, a scrivere queste parole, è perché desidero che nessun altro al mondo possa diventare una Hannah Baker.”
Il giovane continua poi con l’esposizione degli argomenti che lo portano a sostenere quanto richiesto nella petizione: “Perché Tredici è una serie TV che fa un male cane, che ti mostra uno spaccato di realtà che ognuno di noi ha passato e magari superato indenne, ma che può portare a tragici eventi, definitivi. È un pugno sullo stomaco, una pugnalata al petto… Una lametta sulle vene. Perché solitudine, bullismo, violenza e depressione sono reali, sono maledettamente reali. Le persone sottovalutano gli effetti prodotti dalle loro parole, dai loro gesti, dalle loro toccatine innocenti. Sottovalutano gli sguardi fra i banchi, i mormorii, gli scatti rubati. Magari lo fanno senza neppure un briciolo di cattiveria, ma anche senza consapevolezza. Perché non sanno cosa si prova a stare dall’altra parte. Non conoscono il dolore di essere scherniti e non schernitori; non conoscono i brividi e il terrore del tocco di un estraneo sul tuo corpo; di una diceria che si diffonde; di uno stupro.
Quello che, invece, si riesce a provare sulla propria pelle e a comprendere in modo così doloroso e soffocante da questa serie, è che una Tua, una Nostra semplice azione, potrebbe uccidere qualcuno. Viceversa, le semplici azioni di chi ci circonda potrebbero essere la causa del nostro suicidio.
Ognuno di noi può essere Jessica Davis, Justin Foley, Bryce Walker, Alex Standall, Zach Dempsey, Tyler Down.
Tu puoi essere Hannah Baker. Tutti noi possiamo esserlo; e presto non esserlo mai più. E questa non è una verità lontana, non è uno spaccato di società Americana: è la Nostra quotidianità. È il racconto freddo e violento del mondo che ci circonda. Di tutti noi, nessuno escluso. È la vita che potrebbe vivere tuo figlio, è la vita che potrebbe vivere il tuo amico silenzioso; è la vita che potrebbe vivere la tua ragazza. E se oggi sono qui, a scrivere queste parole, è perché desidero che nessun altro al mondo possa diventare una Hannah Baker.”
In coda alla descrizione un hashtag: #maipiùHannahBaker.
La visione nelle scuole potrebbe effettivamente essere un efficace metodo introduttivo per la trattazione delle tematiche affrontate nella serie, al fine di sensibilizzare le persone.
È infatti evidentemente necessario, considerato che il fine primario della scuola è proprio insegnare, che se ne parli, affinché si possano aprire gli occhi sul mondo adolescenziale, per educare all’accettazione del prossimo e alla conseguente assenza di giudizio. Inoltre, può rivelarsi di grande aiuto per chiunque si senta come la protagonista, per invitare a parlare e a denunciare.
Al momento la petizione è prossima al raggiungimento dei 2000 sostenitori. Se anche voi avete il desiderio di portare avanti questa idea, per firmare la petizione cliccate QUI; potrete inoltre condividere l’iniziativa nei vari social network, utilizzando magari l’hashtag sopracitato.
Virginia
Entra nel canale ufficiale WhatsApp di Daninseries Seguimi sul mio profilo ufficiale Instagram