L’altro Marmalade Boy
Nell’ultimo volumetto del manga, l’autrice ha svelato quale fosse l’originario progetto per Marmalade Boy. Praticamente tutti i protagonisti avrebbero dovuto essere di sesso invertito, con un protagonista maschile timido e tranquillo che si ritrova a convivere con una bella ragazza dal carattere vivace e che sarà sostenuto nelle sue vicende sentimentali da un amico di infanzia (la futura Mary) e da una sorta di ex-ragazza (Ginta). È per questo che il titolo del manga è Marmalade Boy, dato che inizialmente il protagonista doveva appunto essere un ragazzo. E solo successivamente è stato giustificato, forse in modo un po’ forzato, nel corso della storia.
Scopri di più sul mio nuovo romanzo: Se fosse una commedia romantica!Il cambiamento è stato deciso dall’editore della rivista su cui il fumetto sarebbe dovuto essere serializzato, Ribon, il quale ha ritenuto più opportuno invertire tutti i sessi dei personaggi, dato che i lettori erano costituiti quasi del tutto da ragazze.
In generale l’autrice stessa si è sempre mostrata collaborativa nell’adattamento della sua opera sul piccolo schermo, dichiarando di non aver mai voluto osteggiare il lavoro degli sceneggiatori dell’anime. Curando però essa stessa il character design di alcuni personaggi non presenti nel fumetto come quello della povera Anju (una vecchia amica di Yū malata di cuore e santa protettrice dei friendzonati) o di Brian, Will, Jinny e Doris (tutti personaggi conosciuti da Yū in America). Inoltre si è opposta all’idea della morte di alcuni personaggi come quelli della stessa Anju (#maiunagioia) o del prof. Namura.
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