A 25 anni dalla realizzazione del primo film di Sister Act, Whoopi Goldberg parla dell’eventualità di un terzo capitolo. Ecco cosa ha detto.
UPDATE 4 LUGLIO 2018 – Al momento tutto tace per quanto riguarda il terzo capito di Sister Act. Anche se l’attrice Whoopi Goldberg si era dichiarata più che disponibile a tornare a vestire gli abiti da suora per un altro sequel, non ci sono state novità. C’è chi aveva dichiarato che sarebbe partito un progetto per l’uscita di un nuovo film nel 2018. Ma alla fine si è rivelato solo un rumor.
UPDATE 29 MAGGIO 2017 – Sister Act è uno dei film più conosciuti al mondo. Tutti abbiamo amato la storia della testimone oculare che per motivi di sicurezza finge di essere una suora e tutti abbiamo adorato le canzoni gospel rivisitate in chiavi pop-rock. La performance di Whoopi Goldberg poi aggiunge quel tocco in più.
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Quando il film uscì fece subito un grande successo tanto che ne fu realizzato un sequel dopo un anno e un musical nel 2009. Dopo 25 anni dalla realizzazione del primo capitolo, Whoopi Goldberg parla ai microfoni di Entertainment Weekly.
La Goldberg ha innanzitutto dichiarato che ai tempi la cosa che la attrasse di più del progetto fu il fatto che avrebbe potuto davvero divertirsi con un’interpretazione del genere. Inizialmente, però, aveva espresso le sue perplessità ai produttori sul fatto che dovesse cantare, ma fu tranquillizzata e ora possiamo ammirare il bellissimo lavoro svolto.
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Ai tempi, inoltre, l’attrice non aveva mai fatto parte di un musical e quindi Marc Shaiman, che si occupò della musica, le affiancò Jenifer Lewis e Charlotte Crossley, le due voci del coro che la aiutarono. Cantare con loro e scoprire la sua voce pian piano fu una bellissima esperienza per lei.
Clicca qui per unirti al canale ufficiale WhatsApp di Daninseries: tutte le news in un unico posto sempre con te.Le tre lavorarono insieme per creare ciò che avevano in mente per mostrarlo a Shaiman e grazie al fatto che conosceva già le canzoni fu per lei facile poter entrare totalmente nel pezzo. Per quanto riguarda le coreografie invece fu più problematico, perché il palco era piccolo e tutte cercavano di non cadere. “Ma comunque, anche se abbiamo vissuto alcuni momenti di pazzia, ci siamo passate tutte insieme e ci siamo divertite tanto”.